Reggio Calabria, colpo ai clan Condello, Tegano, Libri, Garonfolo e Zito-Bertuca

Operazione anti ‘ndrangheta a Reggio Calabria con 14 arresti di presunti affiliati alla malavita reggina. Le persone coinvolte nell’operazione sono accusate di fare parte di cinque cosche, quelle dei Condello, dei Tegano, dei Libri, dei Garonfolo e degli Zito-Bertuca. Si tratta di gruppi criminali che gestiscono le loro attività illecite nell’area nord di Reggio Calabria e nei comuni di Campo Calabro e Villa San Giovanni. L’operazione che ha portato ai fermi è stata chiamata ”Reggio nord”. L’accusa nei confronti dei fermati è di associazione per delinquere di tipo mafioso ed intestazione fittizia di beni. Reato, quest’ultimo, aggravato dall’avere favorito un’organizzazione mafiosa. Nell’operazione Reggio nord sono coinvolte anche persone accusate di favorire la latitanza del boss Domenico Condello, di 55 anni, capo dell’omonima cosca della ‘ndrangheta. Condello, condannato in via definitiva all’ergastolo, è latitante dal 1993 ed è noto come “Micu u pacciu”. E’ accusato di omicidio, associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e rapina. Domenico Condello, tra l’altro, è il cugino di Pasquale Condello, detto ”il supremo”, uno dei capi storici della ‘ndrangheta, arrestato il 18 febbraio del 2008 dopo 11 anni di latitanza. Beni immobili e società per un valore di nove milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri nell’ambito dell’operazione Reggio Nord.