La nuova sede della dogana di Aprilia non vede luce

“La vicenda dell’apertura della nuova sede della dogana di Aprilia, nell’ex stabilimento Appia Claudia, ancora a tutt’oggi non vede luce. Dopo che nei mesi scorsi il Comune di Aprilia ha consegnato le chiavi alla Direzione Interregionale delle Dogane per il  Lazio e l’Abruzzo per prendere possesso dei locali, dando così inizio al trasloco effettuato dalla ditta appaltatrice e all’attivazione delle utenze di acqua, luce e altro, tutto sembrava concludersi per il meglio fino a quando si è scoperto che il contatore della Dogana è stato installato in una cabina elettrica posta in un’area privata e gestita da un Consorzio che non renderebbe il suo assenso ai lavori di attraversamento per la sostituzione della linea di alimentazione in quanto quella esistente, che attualmente serve i locali Comunali di tutto il complesso ex Acqua Claudia, non supporta i nuovi carichi elettrici. Ora ci si domanda: “Perché accadono tutti questi imprevisti?”, “Perché non sono stati considerati e risolti preventivamente?”. Nel frattempo i nostri colleghi  doganali continuano a svolgere il loro lavoro nella vecchia struttura in condizione al limite della sicurezza e sono in attesa con apprensione dell’evolversi della situazione , che dia  loro una dignità alle condizioni lavorative. Come dice il proverbio: “troppi galli a cantar non si fa mai giorno”,  per tale motivo, la Uil Pa Dogane Lazio auspica la realizzazione, entro tempi rapidi, della problematica, in quanto il  perdurare della situazione di precarietà, instabilità e insicurezza lavorativa non sono più accettabili, e ancora una volta vengono penalizzati i lavoratori e l’efficienza dei servizi”. Lo scrive in una nota stampa il segretario regionale Uil Pa Dogane Lazio, Virgilio Tisba.