Giù le mani dall’ospedale di Serra San Bruno

Il presidio ospedaliero di Serra San Bruno e il diritto all’assistenza sanitaria di una popolazione di circa 40 mila abitanti sono in forte pericolo. Ecco perché il comitato civico Pro-Serre, formatosi spontaneamente nei mesi scorsi, composto da cittadini provenienti dal vasto comprensorio delle Serre calabresi hanno deciso di lottare “democraticamente e pacificamente in difesa di un diritto sacrosanto e inviolabile qual è quello alla salute”. La manifestazione di domani, fanno sapere i promotori, “rappresenta il punto di partenza di una battaglia di civiltà che va al di là di ogni appartenenza politica e sociale e che non si fermerà fin quando agli abitanti delle Serre saranno riconosciuti i loro diritti. Il nosocomio serrese, pur tra tante difficoltà, è sempre stato un baluardo di civiltà e un avamposto che per anni ha garantito l’assistenza sanitaria a migliaia di persone dislocate nei vari paesini dell’entroterra, che già soffrono di un isolamento geografico atavico reso ancor più pesante dalla disastrosa situazione in cui versano le strade di collegamento tra i vari comuni del comprensorio. Per queste ragioni il Comitato Pro-Serre invita tutti a scendere in piazza a rivendicare l’importanza e la centralità dell’ospedale “San Bruno” senza il quale questo territorio, che da anni subisce scippi e soprusi di ogni tipo e in cui la presenza dello Stato risulta purtroppo sempre più flebile, è destinato a morire”.