Roma Capitale, la protesta del sindaco Alemanno

“I tagli ai Comuni sono tagli ai diritti” così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, in qualità di Ufficiale di Governo, scrive ai cittadini comunicando al Prefetto ed al Ministro dell’Interno, che Roma Capitale non è più in grado di garantire i servizi comunali. A pochi giorni dall’approvazione della Camera per la manovra finanziaria è una forma di protesta molto forte, quella del sindaco della Capitale, seguito da altri sindaci d’Italia, perchè, afferma, non sono riusciti a cambiare concretamente una manovra economica necessaria ma troppo pesante per le Istituzioni territoriali. Tuttavia, Alemanno garantisce che non peggiorerà la qualità della vita dei cittadini romani, ma cerca solamente di migliorare i servizi e difendere i loro diritti. “Un governo miope – continua il sindaco – perchè preferisce togliere ai Comuni invece di andare a prendere dove le risorse si sprecano realmente. Sono circa tre miliardi di euro, i soldi che ogni anno i Comuni portano alle casse dello Stato, ma noi veniamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi” sostiene il primo cittadino. Ha deciso, quindi, di scrivere ed è già pervenuta la lettera ai cittadini, perchè ognuno possa rendersi conto che la sua protesta, insieme a quella dell’Anci, non è una rivendicazione istituzionale ma è quella di perseguire il loro obbiettivo: trovare un nuovo accordo con il governo per rendere la città più solida, competitiva e vivibile.