Gioia Tauro, lavoratori della Lirosi caricati in maniera barbara ed incivile

Sulla vertenza dei lavoratori delle autolinee Lirosi è intervenuto Michele Tripodi, sindaco di Polistena, comune della Piana di Gioia Tauro, intaccato dalla vertenza, esprimendo solidarietà ai lavoratori della Lirosi, “caricati dalla polizia in modo incivile e barbaro mentre protestavano democraticamente per chiedere una soluzione alla grave crisi che da tempo investe l’azienda Lirosi autoservizi, e con essa limita il trasporto pubblico ed il diritto alla mobilità nella Piana di Gioia Tauro. Il governatore Scopelliti deve tenere conto di una situazione che ormai ha raggiunto livelli di esasperazione e di sconforto, non solo tra i lavoratori che si vedono allontanare la speranza di mantenere il posto di lavoro, ma pure tra quei cittadini della Piana di Gioia Tauro, bacino di utenza della Lirosi, che non possono più spostarsi in pullman o in treno da un paese all’altro del comprensorio. Pur in presenza di una manovra finanziaria approvata dalla destra che ha tagliato fondi al trasporto pubblico locale e non solo, e su cui nessuna parola di protesta è stata proferita dal Presidente Scopelliti, altri territori calabresi si vedono confermati gli stessi servizi. La Piana di Gioia Tauro, invece, risulta l’area più penalizzata, anzi mortificata, specie dopo la chiusura delle linee taurensi che ha di fatto determinato i primi disagi per studenti e pendolari. Ora con la vertenza Lirosi, i disservizi stanno assumendo proporzioni abnormi, che non possono più essere oggetto di rinvio. L’incontro con alcuni Sindaci del territorio, tra cui il Comune di Polistena, avvenuto nei giorni scorsi in dipartimento regionale, non è stato risolutivo. La Regione deve assumere una posizione chiara, che garantisca in termini di servizio, le stesse tratte chilometriche effettuate dalla Lirosi sino ad oggi, assicurando al contempo il mantenimento dei posti di lavoro per tutti i lavoratori in sciopero. In tal senso auspichiamo che nei prossimi giorni vi sia una svolta, possibile solo se la Giunta Regionale intenderà accogliere le richieste dei lavoratori, dalla cui parte siamo stati e rimaniamo schierati sin dall’inizio dell’agitazione”.