Alfano vittima sacrificale sul viale del tramonto di Berlusconi

“Chi ci crede gioca la partita, chi non ci crede si metta a bordo campo e faccia giocare chi ha voglia di vincere”. Sono parole di Angelino Alfano, segretario del Pdl, vittima sacrificale del Premier Silvio Berlusconi sul viale del tramonto. Per Alfano serve più impegno, dedizione. Chi è stato eletto deve “andare in giro e mettere a disposizione del partito quello che dal partito ha ricevuto”. Ed è così che si passa alla questione del leader, della premiership. Giorgia Meloni, sempre da Atreju, ha spiegato che “tutti dovranno sottoporsi alle primarie”, compreso Berlusconi. Un’ipotesi questa che andava controcorrente. Ed è per questo che Alfano ci ritorna. “Ce ne occuperemo quando arriverà il momento”, e cioè “tra novembre-dicembre del 2012 e l’inizio del 2013”. In ogni caso “entro settembre, al tavolo delle regole si stabilirà il principio che tutti i candidati, a sindaco, a presidente di Provincia o di Regione, dovranno avere l’indicazione popolare. Stiamo lavorando al capovolgimento della prospettiva dal calati dall’alto al spinti dal basso”. Parole e tante parole che non convincono più lo stesso Pdl la cui fine è all’orizzonte, un partito legato inevitabilmente al tramonto del “padre padrone” Silvio Berlusconi.