Gioia Tauro, la contestazione al sindaco finisce in rete e partono le carte bollate

Dalla sua elezione a primo cittadino Renato Bellofiore ne ha dovuto affrontare davvero tante di difficoltà oggettive: le finanze dell’Ente disastrate; l’alluvione del 2 novembre 2010; la crisi al Porto che ha porto a quasi 500 lavoratori messi in cassa integrazione; i tagli dei trasferimenti pubblici e problemi di trasporti nella Piana di Gioia Tauro. Vita non facile per un primo cittadino del reggino costretto a fare i conti con una Città con tante aspettative e poche risorse a disposizione. Eppure lui non si è perso d’animo tant’è che è andato avanti sotto il fuoco incrociato dell’opposizione in un botta e risposta dai toni coloriti ed accesi. Un dibattito che tiene “desta” Gioia Tauro. Una discussione che è diventata più “forte” da quando il sindaco, eletto in una coalizione civica, ha aderito al partito di Casini che alla Provincia e alla Regione e quindi in Calabria è alleato di quel Pdl che proprio non lo “digerisce”. La satira, i commenti piovono anche sui social network, strumenti di una democrazia che tanto democrazia non è. Tempo addietro una nostra campagna riprendeva l’invito dello Stato: “Social Network – Attenti agli effetti collaterali”. Ebbene a Gioia Tauro qualche effetto collaterale si è avuto tant’è che il primo cittadino pare abbia denunciato per diffamazione un gruppo di “contestatori” che poi si sa, in un paese piccolo di Calabria, si conoscono un po’ tutti e tutti sono amici…Il polverone è servito se si aggiunge la notizia ripresa dai media locali con gran clamore. Ed il caso finisce alla ribalta nazionale tant’è che la consideriamo notizia per “laprimapagina”…Siamo certi che finirà con una stretta di mano fra le parti e soprattutto, come ribadiamo da tempo, che il clima di concordia sociale e collaborazione prevarrà soprattutto in tempi così difficili…