Licata, la Madonna che lacrima sangue

I carabinieri del Ris sono stati chiamati ad accertare se sono realmente lacrime di sangue quelle versare da un quadro della Madonna. A loro si è rivolto il vescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, che prima di parlare di evento prodigioso vuol conoscere l’esito degli esami di laboratorio. Se sarà possibile tirar fuori un profilo genetico, scatterà un accertamento che invece della Curia potrebbe finire per interessare la Procura di Agrigento. Il quadro, un olio su tela raffigurante la Madonna con bambino, fino a qualche giorno fa era il capezzale della stanza da letto di una coppia di Licata. Hanno raccontato di averlo acquistato poco prima di Ferragosto e qualche giorno dopo l’immagine avrebbe cominciato a versare lacrime di sangue. In poco tempo, l’abitazione della coppia è diventa meta di pellegrinaggio per migliaia di persone arrivate anche dai paesi vicini. Subito si è gridato al miracolo ed è stato informato anche il parroco della città, don Tonino Licata, che ha voluto vedere di persona il dipinto. “Non ho visto lacrimare la Madonna – ha chiarito -, ma in effetti passando la mano ho sentito che il quadro era bagnato. Ho anche verificato che dietro non ci fossero meccanismi tali da far pensare a un trucco”. È stato anche accertato che non ci sono tracce di umido sulla parete. Dunque, il fenomeno è risultato inspiegabile e don Tonino ha deciso di informare il Vescovo, che ha preso in consegna il quadro. Ma monsignor Montenegro invece di assecondare, come spesso capita, il sentimento popolare e la voglia di miracoli, ha consegnato il dipinto ai carabinieri di Agrigento che a loro volta lo hanno inviato ai colleghi del Ris di Messina che dovranno indagare e chiarire il mistero.