Che la Chiesa faccia la sua parte

“Chi ha di più deve dare di più, compresa la Chiesa che dovrebbe fare la sua parte per fronteggiare l’allarmante crisi economica che attraversa il nostro Paese”. E’ quanto afferma il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, che annuncia l’inizio di una raccolta firme su una proposta di legge di iniziativa popolare, per chiedere che anche la Chiesa italiana contribuisca attivamente “in un momento in cui tutti sono chiamati a fare la sua parte” – spiega. La raccolta firme partirà da Bologna, in occasione della Festa Nazionale Socialista che si svolgerà dal 3 all’11 settembre prossimi e verrà annunciata durante una delle sessioni di dibattito di domenica 4 settembre. “Questa giornata –annuncia il leader socialista- verrà dedicata a spiegare ai cittadini quali e quanti sono i privilegi fiscali di cui gode la Chiesa Cattolica e come nessuno di questi sia stato messo in discussione dal Governo in un momento così delicato”. “La Chiesa è attualmente esonerata da ogni tipo di responsabilità: esenzione del pagamento dell’Ici sugli immobili commerciali destinali al culto religioso, finanziamento tramite l’8 per mille destinato alla Chiesa, pagamento degli insegnanti di religione da parte dello Stato. La Chiesa è quindi –rimarca Nencini- l’unico soggetto esonerato dal giusto contributo che dovrebbe essere invece a disposizione delle casse dello Stato. Se il Parlamento correggesse questa ulteriore prova di iniquità nell’interesse di tutti gli italiani e non solo di una parte di essi, si risparmierebbero risorse tra gli 8 e i 10 miliardi di euro, che corrisponde alla totalità di questi privilegi riservati alla Chiesa”.“E’ una campagna che il Psi conduce –ci tiene a precisare Nencini- non in nome di una crociata anticlericale o di accanimento nei confronti della Chiesa Cattolica, ma di un giusto appello ad una responsabilità condivisa, in nome dell’equità e della giustizia, in un momento in cui il Paese ha bisogno che ognuno paghi la crisi.