Catania, il fallimento del decentramento amministrativo

“Dieci Municipalità. Il sindaco nel suo programma elettorale si era impegnato a  riorganizzarle e a dare attuazione al decentramento con poteri e risorse. A distanza di tre anni non è stato fatto nulla, neanche dopo l’approvazione di una mozione, votata all’unanimità da parte del Consiglio comunale nel febbraio scorso”. Nello Musumeci, capogruppo de La Destra al Comune di Catania, evidenzia le promesse mancate e rilancia la necessità di rivedere numero e funzioni delle Municipalità. “Cinque sarebbero più che sufficienti, considerato, tra l’altro, che Catania è la città che in proporzione ne ha più di tutte in Italia, ma a condizione che possano realmente essere organismi funzionanti. Non ha senso spendere milioni di euro  (5,5 l’anno nella passata consiliatura) per i gettoni di presenza di presidenti e consiglieri se questi non possono concretamente produrre fatturato amministrativo”. Musumeci, affiancato nella conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo degli elefanti, dai consiglieri comunali Gemma Lo Presti e Manfredi Zammataro, dai provinciali Enzo D’Agata e Giuseppe Mistretta e dai consiglieri di quartiere  Enza Blancato e Maurizio Di Salvatore, ha richiesto l’effettiva applicazione del decentramento destinando in proporzione, ad esempio, alle Municipalità le risorse per le manutenzioni ordinarie. Invece, non è stato fatto  nulla, né una riunione o una conferenza dei servizi, a sei mesi dall’approvazione della mozione, che impegnava entro agosto il sindaco “a predisporre e presentare in tempi brevi e in ogni caso entro sei mesi, apposito schema di nuovo Regolamento sul decentramento urbano” che recepisca le nuove norme in materia ma che soprattutto abbia come obiettivo l’effettiva operatività dei servizi e delle attività delegate alle Circoscrizioni…”. I consiglieri Lo Presti e Zammataro hanno sottolineato che appare evidente come la volontà del Consiglio comunale per l’Amministrazione Stancanelli sia  solo un argomento di discussione da bar ed è fin troppo evidente la totale mancanza di interesse verso  le realtà decentrate, mentre la posizione de la Destra, fin dal 2007, è chiara: riduzione delle Municipalità e  reale operatività amministrativa. “Ci preoccupa l’assordante silenzio che arriva dai Consigli di quartiere: non sappiamo se si tratti di rassegnazione o condivisione. Nell’uno e nel’altro caso sarebbe i fallimento della politica decentrata”, ha concluso l’on Musumeci.