Roma Capitale, si fa strada l’esonero di Luis Enrique

C’è un allenatore in bilico in serie A. Si tratta dell’iberico Luis Enrique che, nonostante i dollari di DiBenedetto, non riesce ad essere da Roma. Non lo vuole la tifoseria giallorossa. Non lo comprende la squadra. Non lo gradisce il Pupone Totti. Tante ragioni messe insieme che danno l’esonero di Enrique come imminente dopo la figuraccia in Europa. Tant’è che il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, mette le mani avanti dopo la clamorosa eliminazione dall’Europa League. “Siamo noi che abbiamo incentivato la politica dei giovani quindi non deve diventare l’allenatore vittima di una politica non sua ma della Roma – dice -. Non è in discussione Luis Enrique perché siamo orgogliosi del suo lavoro e del suo staff, dobbiamo essere sicuri delle nostre scelte e chinare la testa di fronte ad un episodio grave, le vittorie si costruiscono anche sulle sconfitte e sulle amarezze, sicuri che ci tireremo fuori dalle difficoltà e riusciremo a far vedere quanto valiamo”. Sulla sostituzione di Francesco Totti, accompagnata da una serva di fischi da parte dell’Olimpico e dal successivo sbandamento della squadra che ha portato al pareggio del Bratislava che vale l’eliminazione, Sabatini spiega: “L’uscita di Totti si è fatta sentire ma a 15/18 minuti dalla fine un allenatore può fare queste sostituzioni soprattutto dopo quello che ha fatto Totti in campo, con grande sacrificio dimostrando la sua grandezza”. Una uscita su Totti che certo non piace al pubblico di fede romanista. C’è un Totti di troppo o semplicemente un Enrique da rimuovere…