Festival di Venezia con il nudo protagonista

Un nudo integrale con protagonista una splendida Monica Bellucci, in Un eté brulant del francese Philippe Garrel. Mentre le signore più disinibite certo non si indigneranno di fronte alle ripetute sequenze in cui Michael Fassbender compare completamente nudo in Shame. Nel ricordo di quello Stefano Accorsi senza veli che nel 2004, in Ovunque seidi Michele Placido animò il dibattito festivaliero. L’edizione 2011 della Mostra del Cinema di Venezia, al via il 31 agosto con The Ides of March di George Clooney (che va benissimo pure vestito) promette brividi caldi grazie a non pochi film in cui si dispensano generosamente corpi maschili e femminili come mamma li ha fatti. Qualcuno, poi, fa pure il bis. E’ il caso sempre di Fassbender che recita pure in A dangerous method di David Cronenberg, che racconta le vicende dei due padri della psicanalisi, Sigmund Freud (interpretato da Viggo Mortensen) e Carl Jung (Fassbender), e del loro rapporto con la bellissima paziente e allieva Sabina Spielrein (Keira Knightley), una delle prime donne a diventare analiste. Jung-Fassbender non solo va a letto con la sua paziente ma si lascia da lei condurre sul terreno sadomaso: la scena clou – secondo i rumors di chi ha già visto il film – è quella in cui lei si fa frustare da un eccitatissimo Jung. A contribuire all’innalzamento della temperatura ci pensano anche l’australiano Hail, di Amiel Courtin-Wilson, che propone un viaggio nei commerci di ogni tipo, anche sessuali. E – ancora di più del precedente – Le Petit Poucet, il Pollicino di Marina de Van, che pare proporrà il più scandaloso orco della storia del cinema – interpretato dal bravissimo Denis Lavant. Sottile erotismo che sfiora il macabro vedrà protagonista sabato 3 settembre, nei panni di una “controfigura” pagata per piangere un morto, l’attrice (già Coppa Volpi a Venezia 2010) Ariane Labed nel film Alpis del greco Yorgos Lanthimos. Ma il giorno dopo, domenica 4, sarà Al Pacino a portare al Lido la sensualità ai massimi livelli mettendo a nudo nella sua Wilde Salome una delle attrici più celebrate dell’anno, Jessica Chastain. Domenica sarà la volta del già citato Shame, in concorso, mentre nella sezione Orizzonti sarà presentata l’opera prima di Nicholas Provost The Invader, nel quale spicca una Stefania Rocca coinvolta in un amplesso con vista da un grattacielo di Bruxelles, dove l’attrice si congiunge a un immigrato africano (l’attore Issaka Sawadogo). Martedì 6 settembre Wuthering Heights di Andrea Arnold – già definita la versione pulp di Cime tempestose- dispenserà sesso e violenza in abbondanza. E nello stesso giorno farà irruzione in concorso l’attualità giapponese in salsa erotica di Himizu, di Sono Sion, con una minorenne che, fra tsunami e radioattività, cerca in tutti i modi di portarsi a letto il giovane che ama.