Tagli alle Province, la Lega Nord salsa quelle di sue interesse con un trucco…

“Non si può semplificare il tutto ad un mero e ragionieristico dibattito sulla riduzione dei costi peraltro ancora da verificare. Non si può fare, dell’abolizione delle Province, un punto di propaganda, una bandierina da sventagliare come prova di risparmio e di lotta agli sprechi. Quando si parla di riorganizzazione dell’assetto istituzionale bisogna mettere da parte la demagogia, il vuoto populismo; la discussione non può prescindere da aspetti rilevanti quali la storia, la tradizione e le condizioni socio-economiche dei vari territori. E poi, cosa ancor più rilevante, quando si manifesta l’intenzione di mutare l’assetto istituzionale del Paese, la discussione e le decisioni devono essere scevre da approcci campanilistici, da egoismi, da raggiri e, soprattutto, da espedienti tesi ad accontentare la Lega e a salvaguardare le piccole Province del Nord”. Lo evidenza in una nota il consigliere regionale calabrese del Pd, Bruno Censore che osserva come “fatta la legge trovato l’inganno. Il testo predisposto dal Ministro Tremonti non contempla il solo dato demografico quale elemento decisivo per la soppressione delle Province. Il testo, infatti, esenta da sforbiciate le Province con più di 3.000 km quadri di superficie. Il tutto, se consideriamo anche il silenzio della Lega sempre contraria all’abolizione degli Enti intermedi, mi lascia pensare che l’estensione territoriale rappresenta un espediente per salvare le piccole Province del Nord. Una convinzione che si rafforza dinanzi ai numeri. In virtù del dato demografico, se si escludono quelle delle Regioni a statuto speciale, sono oltre 30 le Province, tra cui Vibo Valentia e Crotone, che dovrebbe scomparire. A salvaguardare quelle del Nord, infatti, il Governo ha pensato bene di fare un autentico gioco di prestigio inserendo nel testo anche l’estensione territoriale. E così, le Province del Nord, penso a Belluno, Grosseto e Sondrio, che hanno una popolazione suppergiù identica a quelle di Vibo Valentia e Crotone, si salvano dei tagli. E chi se ne frega se territori già di per sé deboli con questo scippo di troverebbero ulteriormente marginalizzati dal punto di vista economico e sociale. L’importante è tutelare il Nord, gli interessi della Lega e dei territori che il partito di Bossi governa. L’importante è gettare fumo negli occhi, agitare la bandiera dell’abolizione delle Province, la maggior parte delle quali al Sud, senza avere neppure contezza di quale sarà il risparmio effettivo che si andrà ad ottenere, visto che i dipendenti resteranno in servizio ugualmente e che la manutenzione delle strade, delle scuole e i servizi dovranno essere garantiti lo stesso. Per quanto mi riguarda, annuncio sin da ora una ferma resistenza per evitare che ai danni delle Provincie di Vibo Valentia e di Crotone venga perpetrato, con un iniquo e propagandistico provvedimento, un ingiusto scippo che provocherebbe un irrimediabile impoverimento di questi due già martoriati territori, visto che con la cancellazione delle Province verrebbero soppressi tutti gli organismi che fanno riferimento alla struttura provinciale, quali, ad esempio, prefetture, questure e comandi provinciali delle forze dell’ordine, con un depauperamento facilmente intuibile”.