Milano violenta, lite per un sorpasso automobilista in coma

Ancora Milano violenta. Ancora un episodio simile a quello in cui è stato investito ed ucciso Sandro Mosele. L’assessore meneghino alla Sicurezza, Marco Granelli,sottolinea rammaricato come «purtroppo sono episodi che si stanno ripetendo sempre più spesso e sono sintomo di un clima di tensione e di esasperazione tra le persone. La città deve saper riflettere e investire in mediazione e in lavoro nei quartieri, deve creare la capacità di non far degenerare situazioni futili. Che rischiano di mettere a repentaglio la vita delle vittime, che la rischiano, e di chi eccede e finisce in carcere”. Stavolta è stato un sorpasso ad ingenerare una lite violenta fra automobilisti. Un venerdì nero per Milano. Un’Audi A6 blu ed una Renault Modus verde svoltano a destra al semaforo di viale Corsica, quello che incrocia il tunnel sotto i binari della ferrovia. Imboccano via Marco Bruto, che poco più in là diventerà via Mecenate e andrà a sfociare nella tangenziale est. L’uomo alla guida della Renault è un camionista di Monza e vive a Muggiò, ha 36 anni e un solo precedente per guida in stato di ubriachezza. Ha fretta, prova a sorpassare l’Audi di un commerciante d’auto libanese, 34 anni, regolare, casa a Como. Due tentativi, non riusciti, colpi di clacson e insulti. C’è una curva prima di piazza Ovidio, i due inchiodano e inscenano un duello rusticano per strada. Ma è un attimo, perché il conducente della Renault si rende conto di essere la metà dell’altro, e fa per scappare. La fretta, il panico, la perdita di lucidità: fatto sta che il libanese viene investito, prova a resistere ma si schianta a terra mentre la Renault fa inversione per tornare verso viale Forlanini, passando sopra i binari del tram. Poi si ferma, l’uomo, scende dalla sua Renault: i vigili del Radiomobile, guidati dal comandante Tullio Mastrangelo e coordinati dal pm di turno Giuseppe D’Amico, lo troveranno sul posto e lo porteranno al comando di via Pietro Custodi, dove sarà arrestato per tentato omicidio e portato a San Vittore. Le condizioni del libanese sono subito gravissime: arriva al Niguarda in codice rosso, viene operato alla testa per un’emorragia intracranica, il pericolo di vita imminente.