Tropea e Serra San Bruno, gli ospedali non si toccano

Gli ospedali di Tropea e Serra San Bruno nel Vibonese non si toccano. A precisarlo in una nota congiunta il Presidente della Commissione Sanità, Nazzareno Salerno, ed il Senatore Francesco Bevilacqua. “Il particolare momento vissuto dal settore sanitario calabrese rende indispensabili i sacrifici da parte di tutti e impone una ulteriore dose di senso di responsabilità per superare questioni delicate e dalla vitale importanza per la totalità dei cittadini. Siamo consapevoli che ogni giorno si è costretti a convivere con le difficoltà e i disagi generati dall’impossibilità di procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato per effetto dell’esplicazione pratica del Piano di rientro sottoscritto da Agazio Loiero e siamo convinti che gli sforzi di oggi serviranno per costruire una Sanità più efficiente, più concreta e più veloce. Altrettanto certo è, però, che occorre garantire i livelli minimi di assistenza non abbandonando i pazienti a se stessi e ai problemi amplificati, per chi vive e vuole continuare a vivere nelle aree meno centrali di questa regione, da una viabilità precaria e da condizioni economiche tutt’altro che floride. I paesi che, in virtù della loro posizione geografica, assumono un ruolo di rilievo non possono, d’altronde, essere privati di servizi essenziali e subire ridimensionamenti aggiuntivi che intaccano le possibilità di continuare ad essere punti nevralgici per ampie zone di territorio altrimenti prive di qualsiasi punto di riferimento e, dunque, destinate alla privazione delle migliori risorse intellettuali e ad un fatale spopolamento a vantaggio di aree più ricche. Prestare il fianco all’alimentazione di circuiti perversi sarebbe un errore che abbiamo il dovere di evitare, intervenendo subito e senza tentennamenti. Andando alle fattispecie concrete, non pare percorribile la strada di ridurre in day surgery le attività chirurgiche degli ospedali di Tropea e Serra San Bruno, privando tanto la fascia costiera quanto il comprensorio montano di servizi indispensabili che, finora, hanno fornito serie risposte ai cittadini. E sarebbe un controsenso, specie in un periodo in cui si tenta di cancellare gli sprechi, disincentivare e ridurre le attività chirurgiche dopo aver provveduto, con l’impiego di non trascurabili risorse finanziarie, alla messa a norma delle sale operatorie. Va evidenziato che l’ospedale di Tropea è stato individuato nel Piano di rientro come ospedale generale e che, di conseguenza, ogni provvedimento deve essere indirizzato alla sua realizzazione in tal senso e guardando al futuro, mentre per ciò che concerne l’ospedale di Serra San Bruno, esso si configura come ospedale di zona montana la cui riconversione è prevista per marzo 2012 ed è stato lo stesso Presidente Scopelliti, in apposite conferenze stampa, a spiegare il ruolo e la funzione degli ospedali di montagna soffermandosi sui tratti specifici e sull’importanza di questi presidi per le aree disagiate. Quanto alla carenza di personale, va precisato che si può procedere a dare origine a delle convenzioni con le Asp delle altre provincie e che esiste la facoltà di provvedere alle necessarie assunzioni a tempo determinato. Appare poi evidente che l’ospedale di Vibo Valentia – che comunque conta un numero di posti letto limitato – non riuscirebbe a far fronte alle esigenze dell’intero territorio provinciale e, al contrario, dovrebbe sopportare, probabilmente senza riuscirci, un nuovo e più pesante congestionamento che inciderebbe negativamente sui tempi di attesa e sulla qualità degli interventi. Non crediamo che il territorio vibonese possa permettersi questo, soprattutto dopo dolorose  tragedie che hanno lasciato il segno.  Pensiamo, invece, che, anche in un frangente temporale quasi drammatico, non ci si possa dimenticare, neanche per un attimo, del diritto alla salute dei cittadini e che l’esigenza di razionalizzare non si possa mai tradurre in un semplice esercizio ragionieristico che non tiene conto di una complessa molteplicità di fattori. È, pertanto, opportuna la sospensione dell’attuazione della delibera della Commissione straordinaria dell’Asp di Vibo n. 940 del 28 luglio anche considerando la rilevanza del periodo turistico per cittadine quali Tropea e Serra San Bruno che, nella stagione estiva, vedono crescere in maniera esponenziale la loro popolazione. Siamo sicuri che se non provvederanno i Commissari dell’Asp a sospendere la delibera, sarà certamente il Presidente Giuseppe Scopelliti, che è il commissario ad acta per il Piano di rientro, ad agire in questa direzione. È, inoltre, opportuna l’attivazione immediata della convenzione che prevede il raddoppio del servizio delle ambulanze. Avendo avuto modo di approfondire gli elementi specifici e i diversi aspetti della situazione con il Presidente Scopelliti, siamo certi della riaffermazione della sua sensibilità e di un suo tempestivo intervento atto alla risoluzione delle problematiche in attesa che il superamento di questa fase consenta di individuare vie più facilmente percorribili e non condizionate dal peso dei debiti del passato, ma da una serena programmazione”.