Roma, la Capitale piange Tobini e la Lega solleva le polemiche…

“Durante un’operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane nella zona a nord ovest della valle di Bala Murghab – riferisce lo Stato Maggiore della Difesa – l’unità nella quale erano presenti anche i militari italiani è stata attaccata. Durante lo scontro a fuoco è rimasto ucciso un militare italiano, mentre altri due risultano feriti”, è stato precisato in una nota. “Uno è grave mentre il secondo non è in pericolo di vita”. L’attacco ai militari italiani è avvenuto durante una fase di ripiegamento al termine di un’attività di controllo e ricerche nella valle del Murghab. Proprio nella fase finale dell’operazione il dispositivo italiano e afghano è stato preso di mira dagli insorti, che hanno ucciso il militare e ferito altri due soldati italiani. Non è noto al momento se vi siano stati dei feriti anche tra i soldati afghani che svolgevano l’attività insieme agli italiani. Ma sulla morte del soldato romano David Tobini si innesta nuovamente la critica della Lega Nord per le missioni italiane all’estero: “Ma tutto ciò serve? O muoiono invano?”, chiede Stefano Stefani, presidente della Commissione esteri della Camera. “C’è da chiedersi se, data per scontata l’agenda di disimpegno dell’Italia dal pantano afgano, si può ancora proseguire in una strategia che lascia i nostri ragazzi troppo esposti e, di converso, poco tutelati contro un nemico che non ha regole”, dice Stefani. Parole che suonano come un campanello d’allarme in vista del ddl sul rifinanziamento delle missioni che arriva domani al Senato. “Mi auguro che proprio per rispettare questi ragazzi non si riaprano le polemiche sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero”, auspica il sottosegretario alla Difesa Crosetto, esponente del PdL. “Sarebbero una mancanza di rispetto” perché – sostiene – “i momenti per riaprire le discussioni non sono quelli del lutto, che deve essere rispettato”.