Incendio alla Tiburtina, ipotesi attentato dei No Tav

“L’incendio che si è sviluppato stanotte alla stazione Tiburtina di Roma, nodo strategico della rete ferroviaria italiana, determina una situazione molto seria”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, in costante contatto con l’Ad di Fs, Mauro Moretti. Dalla primissima ricostruzione, ad andare a fuoco sarebbe stata la “sala relais” della stazione Tiburtina, cioè la centrale elettrica che comanda gli scambi dei binari, i semafori e tutto il traffico che transita per lo scalo al momento considerato inagibile. La causa potrebbe essere un corto circuito. La centralina è nuovissima. Le Ferrovie evidenziano che “non c’era stata alcuna informazione dagli apparati e dai sistemi che potesse far prevedere quanto avvenuto”. Ma non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella del dolo: la stazione Tiburtina è un fondamentale snodo dell’Alta Velocità. Si fa strada, infatti, l’ipotesi di un attentato dei No Tav. Tutti i treni regionali con destinazione Tiburtina sono stati deviati a Termini e gli altri treni in arrivo dal sud sono costretti a transitare lentissimi. Trenitalia fa sapere che “per garantire comunque il collegamento Nord-Sud e il traffico locale, ha reso disponibili 2 linee “passanti”: 1 linea per il trasporto regionale e 1 per i treni di media-lunga percorrenza, con una capacità di 4 treni all’ora per ognuna delle due linee (2 per ogni senso di marcia)”. Pubblicato on line, sulle pagine di FS News, l’elenco dei treni di norma in transito a Tiburtina, che fino alle 13 di domenica comunque circoleranno regolarmente o saranno deviati lungo la linea tirrenica. Di seguito il numero dei treni interessati dai provvedimenti adottati da Ferrovie Italiane per assicurare la continuità nella mobilità ferroviaria Nord-Sud. “La situazione è abbastanza critica. Le fiamme stanno ancora interessando la parte dei vecchi uffici”. Lo ha affermato il capo ufficio stampa dei vigili del fuoco, Luca Cari, riferendosi all’incendio divampato nella sala apparati della stazione Tiburtina di Roma. “Siamo riusciti a evitare che le fiamme raggiungessero la parte della nuova stazione”, ha spiegato Cari sottolineando che l’intervento è reso più complicato dalla difficoltà di accesso nella zona interessata dalle fiamme, che sono “troppo alte”. “Stiamo cercando di usare dei carri ferroviari con elevatore per gettare l’acqua”, ha aggiunto. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno è arrivato per un sopralluogo alla stazione Tiburtina, dove sono ancora in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio. Il sindaco ha superato il varco delle forze dell’ordine, evitando i giornalisti, e poi si è fatto accompagnare nell’area riservata ai vigili del fuoco e addetti ai lavori. “L’incendio è stato praticamente domato, ma il fumo è ancora molto intenso e non si capisce quanto durerà. Alle persone che abitano nei dintorni della stazione chiediamo di tenere le finestre chiuse e non entrare in contatto con i fumi che possono essere pericolosi”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo un sopralluogo alla stazione Tiburtina. “Speriamo – prosegue Alemanno- di poter ripristinare il servizio metropolitano lunedì mattina perché la metro non è stata danneggiata ma ci sono i fumi nella galleria”. Diverse squadre della Protezione civile di Roma sono state inviate al cantiere della nuova stazione Tiburtina. I volontari stanno distribuendo bottigliette d’acqua e mascherine per proteggersi dal fumo; inviata anche un autobotte di supporto per i vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme. Ma il problema dell’acqua riguarda anche molti quartieri limitrofi. Domenica infatti dovevano partire nuovi lavori nella nuova Tiburtina che dovrà essere inaugurata il prossimo ottobre. Per questo motivo, l’Acea, l’azienda di distribuzione dell’acqua aveva staccato l’acqua al Nomentano, Salario, Parioli, Pinciano, Trieste, Sallustiano e Ludovisi. Per ridurre i disagi la Protezione Civile aveva già previsto l’intervento di 110 volontari.