Scosse di terremoto in tutto il Nord d’Italia

Almeno cinque leggere scosse di terremoto sono state avvertite in buona parte del nord Italia domenica sera tra le 20.22 e le 20.30. Epicentro individuato tra Mantova, Rovigo e Ferrara, la massima magnitudo registrata è stata quella della seconda, 4,7: qualche lieve danno alle cose, treni in ritardo sullo snodo ferroviario di Verona, ma non vi è notizia di alcun ferito. I due terremoti hanno avuto repliche alle 20.38 (magnitudo 2.8) e alle 21.22 (magnitudo 2.3). Un’ultima è stata avvertita alle 23.59 sull’Appennino Tosco-Emiliano, in questo caso la magnitudo era di 2.4. Altre scosse sono state registrate solo dagli strumenti. Alle 20.22 la scossa è stata sentita nell’Alto Ferrarese, zona di Bondeno, nel Modenese, e anche nella bassa Bolognese. La scossa tellurica sarebbe stata superficiale secondo i tecnici, con un raggio di 20 km. Nell’Alto Ferrarese e nel Bondenese è stato sentito in modo distinto, per una decina di secondi con i mobili delle case che hanno traballato, diverse persone sono scese in strada preoccupate. I vigili del fuoco di Ferrara hanno ricevuto numerose chiamate da parte di cittadini, ma al momento non vengono segnalati danni di nessuna natura. La scossa si è avvertita anche nel Modenese. È stata soprattutto la parte più a nord della provincia quella in cui più distintamente si è notato l’effetto del sisma. I comandi dei vigili del fuoco sul territorio non segnalano comunque al momento interventi legati al terremoto, nè danni a persone o cose. Avvertita anche nelle zone della bassa Bolognese verso Modena e Ferrara. A Bologna alcune decine di chiamate ai vigili del fuoco, ma soprattutto per avere informazioni. Non vi sarebbero danni. La scossa delle 20.3o è stata sentita nettamente dalla popolazione in diverse regioni del Nord Italia: Lombardia, Liguria, Emilia e Trentino. Il leggero sisma è stato avvertito, oltre che nelle province di Milano, Cremona e Lodi, da parte della popolazione a Bergamo, nella zona della Bassa Bergamasca e in alcune località della Valle Seriana. La magnitudo registrata è di 4,6, a 15 chilometri di profondità. Allarme anche nelle province di Padova e Vicenza. Molte persone dopo la prima scossa sono scese in strada e dopo pochi minuti hanno sentito la scossa più forte. I centralini dei vigili del fuoco sono stati tempestati di telefonate per richieste di conferme, ma non ci sono state domande di intervento. In Trentino il terremoto ha interessato le zone dell’Alto Garda e di Ledro, a sud di Trento. Non sono stati finora segnalati danni, secondo quanto risulta alla Protezione civile del Veneto. L’epicentro, sempre sulla base dei primi accertamenti, sarebbe nell’area tra Rovigo e Mantova, in particolare a cavallo tra Castelmassa e Sermide. Ai centralini dei vigili del fuoco dell’Alto Polesine, come nel resto delle province della pianura veneta sono arrivate numerose telefonate per richieste di informazione. Sempre nel rodigino è stata segnalata anche la caduta di qualche camino o pezzo di intonaco ma senza danni a persone. Le conseguenze sembrano essersi avute sui trasporti: treni cancellati e ritardi da 40 minuti a oltre un’ora si registrano allo snodo ferroviario di Verona. Oltre ai convogli provenienti da Bologna sono di conseguenza bloccati anche quelli che proseguono verso il Brennero. I treni che avrebbero dovuto andare in quella direzione provenivano infatti da Bologna.