Brindisi, allarme lanci dei sassi dal cavalcavia lungo la statale sette

Lanci di pietre dal cavalcavia e, come se non bastasse, ci sono pure altri delinquenti che fingono falsi incidenti stradali che loro stesso provocano, lanciando sempre pietre durante i sorpassi. In Questura e ai carabinieri sono già arrivate denunce specifiche ma – al momento – sia l’uno sia l’altro “fenomeno” non sembrano certo attenuati e continuano a destare seria preoccupazione tra gli automobilisti. L’ultima “vittima” del lancio di pietre dal cavalcavia è un noto avvocato penalista. La sua “Audi 5” è stata seriamente danneggiata al lato del parabrezza da una grossa pietra lanciata dai uno dei “ponti” della statale 7, esattamente quello del bivio per San Donaci. Il professionista percorreva la strada da Brindisi verso Mesagne quando ha rischiato davvero grosso per via di quella pietra. Non è un caso isolato. Altri automobilisti hanno segnalato alle forze dell’ordine il lancio di pietre lungo la statale. Imbecilli che rischiano di provocare incidenti anche molto gravi, oltre ai danni alle vetture. Come si diceva, come se non bastasse, un altro “fenomeno” allarma gli automobilisti. Ci sono in giro alcuni malviventi che procedono lentamente con una station wagon (questa, per lo meno, l’auto che è stata segnalata) per farsi superare. Al momento del sorpasso, lanciano qualcosa – forse pietre – per provocare una specie di “urto” e poi costringono l’automobilista che ha sorpassato a fermarsi chiedono danni per un impatto che non è mai avvenuto. Per chiudere subito la vicenda, chiedono un centinaio di euro e – a quanto pare – qualcuno ha anche pagato, considerando che non usano certo mezzi termini per convincere gli automobilisti a pagare. Stando alle testimonianze – riferite anche alla Polizia stradale – a bordo dell’auto dei malviventi ci sarebbero tre uomini: due giovani (di cui uno alla guida) e uno un po’ più grande e robusto, seduto accanto al guidatore. Dall’accento di quello che parlava, si direbbe che sia straniero. Ma non è escluso che tra i tre possa esserci anche qualche brindisino. Farebbero la spola tra Brindisi e Latiano e ritorno, per cercare di coinvolgere qualche automobilista disposto a pagare per danni solo immaginari legati ad un impatto – mai avvenuto, ma simulato – durante il sorpasso.