Don Ignazio Toraldo di Francia testimonial Umberto Zanotti Bianco

Don Ignazio Toraldo di Francia (parroco della concattedrale di Tropea e Direttore del Museo Diocesano di Tropea) verrà insignito domani a Tropea (VV), del Testimonial Umberto Zanotti Bianco. Il riconoscimento è stato assegnato in virtù della sua intensa e indefessa opera di recupero e di valorizzazione dei beni culturali, sia nella veste di responsabile diocesano che di cultore sensibile e appassionato per la promozione storico-archeologica di Tropea. Ad assegnare l’importante riconoscimento il Comitato della Delegazione Vibonese di Italia Nostra, presieduto da Gaetano Luciano. La cerimonia di consegna avverrà nel cortile del seminario. Nell’occasione è stato programmato un incontro, con inizio alle ore 19, che avrà come tema centrale i Beni culturali di Tropea e l’opera compiuta in merito da don Ignazio Toraldo. Sono previsti gli interventi di Marcella Mellea (Italia Nostra e l’articolo 9 della Costituzione); di Maria Rita Chiaravalloti (Il Museo diocesiano e la comunità di Tropea: promozione culturale e aggregazione sociale); di Luciano Meligrana (don Ignazio Toraldo di Francia e i Beni culturali di Tropea); di Gaetano Luciano (Umberto Zanotti Bianco e la Calabria: testimonial a don Ignazio Toraldo di Francia). A trarre le conclusioni mons. Luigi Renzo vescovo diocesi Mileto-Nicotera-Tropea  e responsabile delle Comunicazioni sociali e dei Beni culturali per la Conferenza episcopale Calabra. Nel corso della manifestazione verrà consegnato il Testimonial, una riproduzione di un’antefissa che risale al V sec. a.C. ad opera del maestro Raffaele Famà. Come si ricorderà, l’istituzione del Testimonial rientra  nell’ambito della ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, una significativa campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia e la tutela dei beni ambientali, paesaggistici e culturali, attraverso l’opera di coloro che si sono distinti nel mondo politico-istituzionale, dell’arte, del giornalismo, e in genere, di studiosi o semplici cittadini che hanno dimostrato un reale impegno per la salvaguardia del territorio regionale nelle sue identità e vocazioni, nel rispetto della memoria storica e dei valori collettivi. L ’iniziativa si lega al progetto periferi@centro, percorsi di identità storico-culturale nello spazio e nel tempo, promosso in collaborazione dell’associazione culturale Alighistos, e ispirato alla memoria e all’opera del fondatore di Italia Nostra, Umberto Zanotti Bianco, archeologo e filantropo che ha speso gran parte della sua esistenza per la crescita culturale e il riscatto della dignità della Calabria più periferica ed emarginata e per la conoscenza storico-archeologica delle identità e vocazioni del suo territorio, a oltre cent’anni della sua venuta in Calabria per soccorrere la popolazione dopo il disastroso terremoto del 1908. Il logo-immagine dei testimonial è rappresentato da una antefissa che risale al V sec. a.C – riprodotta dall’artista Raffaele Famà – ritrovata nel territorio del comune di Limbadi – fraz. San Nicola de Legistis – luogo dove lo stesso archeologo si è recato nel ’56. Il fatto testimonia l’interesse dello Zanotti Bianco per le aree periferiche e perciò rappresenta il simbolo delle radici storiche più profonde e autentiche, quella Magna Grecia, all’epoca centro di irradiazione culturale. Diverse sono state le opere iniziate e portate a compimento da parte di don Ignazio Toraldo di Francia, a partire dai lavori di scavo e di recupero e realizzando prestigiosi istituzioni culturali, come il Museo Diocesano di Tropea di cui è direttore. La sua intensa attività risale agli anni Ottanta, avviando gli scavi nella piazza antistante il duomo, che hanno fatto emergere reperti che risalgono all’età paleocristiana e medievale. Quest’opera ha interessato anche il cortile del seminario dove è emersa una stratificazione che testimonia la continuità della storia di Tropea che va dal V sec. a.C. fino al terremoto del 1783. A questa attività va affiancata inoltre quella del riordino e del recupero dell’Archivio Storico Diocesano che era in condizioni disastrate; mentre oggi, dopo il suo prezioso intervento, può essere facilmente consultato. Inoltre il suo impegno si è rivolto al riordino e alla sistemazione della Biblioteca Diocesana, con la catalogazione delle sue opere. L’impegno e la passione che lo hanno contraddistinto, negli ultimi anni sono stati principalmente orientati alla istituzione del Museo Diocesano, che presenta una serie di opere di straordinario valore, a partire dall’epoca paleocristiana fino all’800. Di particolare pregio la sezione delle sculture lignee, una collezione considerata tra le più importanti della Calabria; poi abbiamo la sezione dedicata agli argenti, di grande valore anche questa, che don Ignazio ha recuperato con un oculato lavoro di restauro e di catalogazione; da sottolineare ancora la parte dedicata ai paramenti sacri. Importante ancora è l’esposizione delle opere d’arte con affreschi risalenti agli allievi di Giotto trasportati dalla chiesa di Santa Chiara, che accoglie tutte le varie epoche fino all’800, con opere di scultura e di pittura. Per tale attività di recupero e di valorizzazione, il Comitato, presieduto dal Presidente della Delegazione Vibonese di Italia Nostra, nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha deciso di assegnare il Testimonial Umberto Zanotti Bianco a don Ignazio, testimone esemplare di quella eredità storica e patrimonio umano e spirituale che il grande archeologo, intellettuale e filantropo piemontese, ha lasciato alla Calabria, per l’affermazione dei principi e degli ideali che sono sanciti nella nostra Costituzione. Si rammenta che ad essere insigniti in precedenza del riconoscimento, sono stati lo scrittore Francesco Beivilacqua, per la sua intensa attività di scopritore, di fotografo e di scrittore della bellezza della natura e del paesaggio calabrese, e il sindaco di Soriano Francesco Bartone per l’istituzione del Museo dei marmi (Mumar).