Alle isole Tremiti contro l’inquinamento c’è anche Forza del Sud

Forza del Sud sarà presente questa sera alle Isole Tremiti per il concerto di Lucio Dalla, Renato Zero, Francesco De Gregori e Gigi D’Alessio contro ogni forma di sfruttamento del Mare Adriatico, dagli impianti off shore, allo sversamento di liquami e altri prodotti inquinanti. A rappresentare il movimento arancione la Coordinatrice Regionale dell’Abruzzo, Barbara Mazzali, che consegnerà alle istituzioni locali una lettera del senatore di Forza del Sud Roberto Centaro,  nella quale si ritiene “semplicemente demenziale pensare all’impianto di campi di trivellazioni a ridosso di un luogo protetto  per le bellezze naturalistiche, a quanto pare, il recente disastro ecologico del golfo del Messico non ha insegnato alcunché. Se, poi – prosegue la missiva -, si considera che i luoghi interessati sono a rischio sismico e riguardano una zona limitrofa ad un’area giustamente protetta sotto il profilo naturalistico, sia idea della follia della vicenda”. Forza del Sud – continua il Senatore Centaro nella lettera – ha inoltre sottolineato che si batte per una maggiore incrementazione dell’energia rinnovabile ed eco-compatibile; soprattutto, si batte per una politica che muova dal territorio e ne ascolti la voce. Pensiamo ad uno sfruttamento del territorio e delle sue aree protette a fini turistici affinché i cittadini, conoscendo le bellezze naturali, le rispettino e si sentono responsabili del loro mantenimento e della loro protezione”. “Trivellare al largo delle Isole Tremiti,  – commenta Barbara Mazzali – magnifico patrimonio ambientale è una scelta incomprensibile che va in controtendenza rispetto a quelle fatte negli ultimi anni dalle nostre Regioni del Sud che hanno puntato e vogliono puntare su un turismo di qualità, sull’agroalimentare e in particolare sullo sviluppo e sulla tutela delle aree protette. Dobbiamo decidere qual’ è il vero patrimonio di queste terre: i paesaggi naturali, il mare pulito e la sua fauna straordinaria oppure un tipo di sviluppo completamente diverso che mette seriamente a rischio turismo e ambiente”.

Vittorio Ramundi