Vibo Valentia, la vicenda dei lavoratori degli istituti di vigilanza privata si arricchisce di un nuovo colpo di teatro

“Come si ricorderà, nei mesi scorsi la Prefettura revocò le licenze di quattro istituti di vigilanza privata perché non in regola con le normative e non rispettosi delle leggi e dei Contratti che regolano i rapporti con i lavoratori dipendenti. Tale decisione fu salutata dalle OO.SS. come un momento determinante per mettere ordine in un settore che nel Vibonese aveva assunto connotazioni allarmanti. Quindi  responsabilmente, Prefettura e Sindacati, concordarono circa la possibilità, per i 38 lavoratori che in seguito a quella decisione erano stati licenziati,  di un assorbimento progressivo presso le imprese cosidette “sane”, in particolare l’”Istituto di Vigilanza Diurna e Notturna” e la siciliana “Sicurtransport”.   Difatti, i rappresentanti dei lavoratori sottoscrissero un’intesa con Sicurtransport che prevedeva condizioni d’assunzione più “leggere”, una sorta di salario d’ingresso che avrebbe dovuto consentire di allargare il numero degli operatori assunti. La società siciliana, a seguito dell’incremento di nuovi appalti, cominciò ad organizzare turni di lavoro massacranti di 10-12 ore al giorno, assumendo solo una unità lavorativa precedentemente licenziata da altro istituto,  Uil e Cisl denunciarono tale comportamento e per questo l’azienda fu sanzionata. Oggi il colpo di scena: la Sicurtransport che soltanto due mesi fa, avendo piena contezza di quelli che erano i suoi appalti – compresi quelli in scadenza –  aveva annunciato l’assunzione di un numero consistente di agenti, oggi sostiene di essere in crisi, di essere costretta a programmare le ferie per sfoltire il più possibile l’organico attuale, a loro parere in esubero a causa della perdita di alcuni appalti. Stando alle parole dei responsabili della Sicurtransport, l’azienda  oggi, non  solo non ha più bisogno dell’attività dei 38 licenziati qualche mese fa, ma addirittura ha un esubero 13 unità. Pititto e Prestia, assieme alla Segretaria della UILTUCS, Valeria Barbuto, non hanno creduto ad una parola di quanto riferito dai portavoce dell’Azienda, Galeano e Ciliberto ed  hanno paventato che tale stato di crisi sia stato manifestato, proprio allo scopo di non assumere i lavoratori licenziati dalle altre imprese. I Segretari di CISL e UIL hanno deciso di riportare il tutto al tavolo della Prefettura ed affidare alla dr.ssa Latella il compito di porre fine a questa incresciosa vicenda che vede ancora una volta penalizzati onesti lavoratori, che per colpe non proprie si vedono costretti ad elemosinare  un diritto sancito dalla costituzione. Inoltre, in un territorio come quello Vibonese dove c’è un forte bisogno di legalità e dove anche gli Istituti di vigilanza potrebbero contribuire in modo forte  a significativo e presidiare il territorio, non si registra alcuno sforzo, neanche minimo, teso al raggiungimento di tale obiettivo”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diramato da Cisl e Uil a firma dei segretari provinciali Sergio Pititto e Luciano Prestia.