Milano, beata la suora che aiutò Mike Bongiorno

Piazza Duomo gremita per la cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi. Elevati agli onori degli altari don Serafino Morazzone, il sacerdote ricordato da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi” che dedicò la sua vita ai parrocchiani di Chiuso fino alla morte nel 1822, suor Enrichetta Alfieri, l’angelo di San Vittore, e padre Clemente Vismara, che ha trascorso 65 anni in missione in Birmania. I tre operarono in tempi e luoghi diversi ma ebbero, ha spiegato Tettamanzi “la cura per una profonda alleanza tra socialità e spiritualità”. Suor Enrichetta aiutò, tra gli altri, Mike Bongiorno quando questi si trovava in carcere durante il secondo conflitto mondiale. Durante la cerimonia in piazza Duomo, Tettamanzi ha spiegato che il mondo ha “bisogno di quella carità semplice e concreta che sa trasfigurare la normalità del quotidiano nella piccolezza di un sorriso, di un gesto di amicizia, di una parola di consolazione”. L’esempio da seguire è quello dei tre beati. Presente in Piazza Duomo anche Stefania Copelli, miracolata nel 1993 da suor Enrichetta Alfieri. A 18 anni, infatti, le era stato diagnosticato un tumore che l’avrebbe portata alla morte nel giro di una settimana ma la zia suora, suor Amabile, aveva iniziato a pregare suor Enrichetta e le aveva anche passato la sua immagine sull’addome. Anche Daniela Zuccoli, la vedova di Mike Bongiorno, ha voluto essere presente in Piazza Duomo. “È un’emozione fortissima essere qua – ha spiegato -. Non ero più tornata dai funerali di Mike, ma quella di oggi è una cosa bella. È come essere vicino a Mike che ha fatto quello che ha potuto per questo risultato”.