Firenze, l’era dell’area pedonale al centro storico

Erano gli anni ottanta. Piazza del Duomo e l’attigua piazza San Giovanni, col Battistero, erano utilizzate come parcheggi. Da allora è iniziata la progressiva grande opera di pedonalizzazione del centro di Firenze, che in questi giorni vive le sue battute decisive. Il definitivo stravolgimento delle abitudini dei fiorentini avrà luogo da stamattina. E’ il giorno del santo patrono, scelto non a caso dall’amministrazione Renzi per ultimare le nuove zone pedonali che interesseranno soprattutto piazza Pitti e l’elegante via Tornabuoni. Dopo lo stop alla tramvia e a ogni mezzo di locomozione a motore in piazza del Duomo, voluto sempre dal sindaco Matteo Renzi esattamente due anni fa, con le chiusure al traffico Firenze avrà una vasta zona pedonale che interessa ormai quasi tutto il centro storico. Non più auto e motorini, non più autobus, per un centro storico all’insegna della conservazione dei beni culturali. E anche dell’allontanamento dei residenti. Infatti, l’opera di pedonalizzazione va di pari passo con lo spostamento, anche questo progressivo, di importanti funzioni. Negli ultimi anni, dal decentramento delle università all’accorpamento degli uffici giudiziari e dei tribunali destinati al nuovo palazzo di Giustiza di Novoli (dove da qualche tempo sono partiti i lavori di trasloco), l’immagine del centro storico di Firenze è sempre più chiara. Non le piazze Santo Spirito o Santa Croce percorse dalle utilitarie guidate dai protagonisti di “Amici miei”, ma schiere di turisti, intenti ad ammirare questo grande museo a cielo aperto. Banche, boutique della moda e ristorazione, in numero sempre maggiore, e cinema, librerie, negozi al dettaglio che tendono sempre più a sparire. Grandi i disagi al traffico. Via Tornabuoni, ad esempio, era una via nevralgica per arrivare alla stazione di Santa Maria Novella. Di conseguenza, il traffico si scarica sui viali che circondano il centro storico. “Disagi ci saranno -commenta il sindaco Renzi- è inevitabile, soprattutto nei primi giorni” e per questo “invito chi può, per la prima settimana, a evitare di prendere la macchina”. Ma oggi è festa, e i conti si potranno fare realmente da lunedì prossimo. Sono i conti da fare con una Firenze che cambia, tutta tesa a preservare il centro storico. L’opera di pedonalizzazione potrà davvero essere valutata con altri, rilevanti, interventi urbanistici, in programma da tempo, quale lo spostamento del baricentro delle linee Ataf dalla stazione centrale a Porta il Prato. Intanto le polemiche non hanno aspettato a farsi sentire. Sul piede di guerra i tassisti e i disabili.