Per la terza volta in meno di una settimana Eni ha tagliato i prezzi raccomandati della verde di 1 cent e del gasolio di 1,5 cent. Giù di 0,5 centesimi su entrambi i prodotti anche TotalErg, mentre Tamoil ha limato sempre di 0,5 centesimi la sola benzina. Sul territorio la scia ribassista coinvolge tutte le compagnie e anche le no-logo, con la benzina che, in alcuni impianti, torna dopo lungo tempo ad avvicinarsi a quota 1,5 euro/litro (nelle punte minime) e il diesel che flette al di sotto di 1,4 euro/litro (sempre nei valori minimi). È quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE. IN ARRIVO 60 MILIONI DI BARILI DI GREGGIO – La decisione Eni fa seguito a quella dell’Aie di dare il via al rilascio di 60 milioni di barili di greggio di scorte strategiche (QE 23/6), una scelta che ha fatto franare le quotazioni petrolifere internazionali. Alla chiusura di giovedì, infatti, in Mediterraneo la benzina ha perso quasi 32 $/ton scivolando a 978,75 $/ton, mentre il diesel 36,50 $/ton a 931 $/ton. Un passo indietro che non poteva lasciare indifferenti le compagnie petrolifere, che già nei giorni scorsi beneficiavano di margini lordi (da non confondere con i profitti in quanto comprensivi anche dei costi di filiera, tra cui la remunerazione del gestore, i costi distribuzione e la commercializzazione) più che abbondanti.
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