Vibo Valentia, in arrivo nuovi salassi aumento vertiginoso delle tasse comunali

143 milioni di euro. Questo l’importo messo a bilancio dall’amministrazione comunale di Vibo Valentia nel bilancio redatto ed approvato dal consiglio comunale. La manovra finanziaria di palazzo Luigi Razza, è fatta di lacrime e sangue per i Vibonesi con aumenti sui tributi in particolare sulla Tarsu (vale a dire la tassa sulla raccolta dell’immondizia). Le entrate tributarie si aggirano sui 18 milioni di euro. Queste comprendono in particolare l’Ici, il cui introito è stato stimato per un gettito annuo di 5 milioni e 300 mila euro, di cui 1 milione e 900 mila calcolato sulle evasioni degli anni precedenti. Altre entrate sono state calcolate dall’addizionale Irpef (2 milioni e 200mila), mentre per quanto riguarda la Tarsu (nettezza urbana) è stato stimato un introito di 4 milioni e 350 mila euro. In questo caso la copertura dei costi del servizio ha raggiunto il 93% con un aumento del 6 per cento. Subiscono un’impennata anche gli oneri di urbanizzazione. In totale sono previsti introiti per un ammontare di 2 milioni 550 mila euro. A tal proposito si tratta nella maggior parte dei casi di oneri non pagati negli anni precedenti, ovvero da quando l’edilizia è stata paralizzata per via del piano Versace (lo strumento attraverso il quale veniva fotografato il dissesto idrogeologico sul territorio dopo l’alluvione del 3 luglio 2006). La manovra finanziaria predisposta dall’assessore Scianò prevede anche introiti derivanti dall’imposta sulla pubblicità (300 mila euro) e dall’addizionale comunale sull’energia elettrica (390 mila). Altre entrate nelle casse di palazzo “Luigi Razza” potranno arrivare dai servizi a domanda individuale, ovvero asili nido, mercati, mense scolastiche e lampade votive. In questi casi la giunta ha rideterminato le tariffe per un introito complessivo di circa 358 mila euro. In questi settori si sono registrati degli aumenti piuttosto sensibili: negli asili nido si passa da un incasso di 25 mila euro dello scorso a 33 mila euro con un aumento che s’aggira sul 30%; i servizi cimiteriali da 70 mila a 100 mila, anche in questo caso l’aumento è stimato intorno al 30%, mentre per i mercati l’aumento è intorno al 100%, perché si passa da 41 mila euro ad 80 mila. Le mense scolastiche, invece, subiscono un aumento del 20% passando così da un incasso di 82 mila euro del 2010 ad una previsione di 102 mila euro. Altro capitolo riguarda le sanzioni al codice della strada. In questo caso si prevede un gettito intorno ai 250 mila euro; a tal proposito una somma 25mila euro andrà a finanziare le attività di controllo sulle strade. Previsto il blocco degli aumenti contrattuali e delle assunzioni (potrà essere sostituito solo il 20% del personale che andrà in pensione). Un percorso che di fatto è in linea con i vincoli di legge. La manovra finanziaria, prevede, inoltre, drastici tagli alle spese di rappresentanza a cominciare da sponsorizzazioni e convegni, per seguire con le voci relative alla formazione e alle missioni. In questo settore le percentuali delle riduzioni vanno dal 20 all’80%. Il bilancio di previsione per la prima volta autorizza un anticipo di cassa di circa 3 milioni e mezzo di euro. Manovra necessaria per garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Il settore dei lavori pubblici, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di progetti in itinere o che stanno per essere avviati, prevede 99 milioni di euro. In questo caso sono in programma la realizzazione della rete fognaria nella frazione portuale, il contratto di quartiere a S. Aloe, la messa in sicurezza del rione Cancello Rosso, zona di Piscopio e il percorso del tracciato delle ex ferrovie, torna nella programmazione di palazzo “Luigi Razza” il parcheggio multipiano, la riqualificazione di piazza San Leoluca e della Villa comunale. Il bilancio, inoltre, prevede l’acquisizione dal Demanio del quartiere Pennello con contestuale vendita ai privati. Un’operazione che s’aggira sui 2 milioni di euro.