Ognuno passa il tempo come può

I nostri Deputati giocano con le carte degli Italiani, un po’ pigli tu e poi capita a me, e  alla fine a pagare la consumazione siamo noi. Il padrone assoluto della vincita domina il banco e distribuisce a piacimento ai suoi amici lasciando all’asciutto i perdenti. Troppa gente comunque  resta all’asciutto e con il veleno nel cuore, troppe amarezze in questi giochetti che non sanno affatto di serio, di sostanzioso, di concreto,di utile. Cumoli di parole che si avvicendano senza speranza per un futuro migliore. Tutti lottano per rimanere nella storia, nell’attuale storia, pallida triste, stupida storia scritta nelle pagine di un’Italia gloriosa e saggia. Spese, consumi senza criterio; sciupi inutili di danaro e tempo e chi non ha per sfamarsi. Siamo in cerca di Decreti di Leggi comode, di spostamenti di Ministeri per creare scompiglio, disordine, anziché iniziare a guardare  con serio impegno le necessità del Paese in questo lasso di tempo che rimane, se rimane, sempre ché il “Senatur” consente, ormai  padrone assoluto della situazione, che ha il coraggio di dire al discorso di Berlusconi  “Bello a parole, aspettiamo i fatti”. Siamo noi che aspettiamo i fatti, Signori, quelli veri, voi siete per i “Fatti vostri”e nient’altro, che buona parte li avete già fatti. Le belle parole “Non abbiamo seguito le sirene di chi chiedeva provvedimenti in deficit – ha proseguito Berlusconi – E sarebbe stato da irresponsabili aumentare la spesa pubblica”. Grazie a questa politica l’Italia ha sempre trovato sottoscrittori del proprio debito, ha tra l’altro detto. Quanto alla riforma fiscale, “non produrrà buchi di bilancio, ma darà vita a un sistema più equo e più benevolo verso chi è in condizioni disagiate, a partire dalle famiglie più numerose”. Ma da anni che sentiamo le stesse premure, con le stesse parole,sono gli Italiani che dovrebbero dire “Bello a parole, aspettiamo i fatti”.