Noi siamo con Te don Tonino. L’abbraccio del Popolo Verde al parroco coraggio

L’attentato al parroco di Pannaconi di Cessaniti ha lasciato incredula e sgomenta un’intera comunità che ieri sera alla messa delle ore 19:00 si è raccolta e stretta intorno a don Tonino Vattiata. Il parroco con il calore della Gente ha superato il profondo turbamento dei primi momenti quando la prima reazione del sacerdote è stata quella di chiudersi in un silenzio assoluto. L’incendio della sua Opel Corsa, di colore verde, è avvenuto nel cuore della notte tra sabato e domenica. L’automobile era parcheggiata davanti alla canonica, in via Savoia, a qualche centinaio di metri dalla chiesa Maria Santissima della Lettera. L’utilitaria è stata cosparsa di liquido infiammabile e poi incendiata. Don Tonino Vattiata, è arrivato a Pannaconi circa un anno fa. Aperto, gioviale, ma anche piuttosto fermo nell’assumere posizioni a sostegno della legalità, il sacerdote al suo insediamento era stato accolto con grande entusiasmo e la parrocchia in poco tempo era divenuta la “casa di tutti”. Il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Mons. Luigi Renzo venuto a conoscenza dell’attentato non ha escluso che l’accaduto possa essere ricondotto ad un gesto sconsiderato di qualche ubriaco. Sabato sera a Cessaniti, si erano conclusi intorno alle due di notte i festeggiamenti in onore di San Basilio, ricorrenza che richiama nel piccolo centro del vibonese migliaia di persone. Lo stesso don Tonino di fronte a questo gravissimo attentato non riesce, in ogni caso, a farsene una ragione: “È stato un gesto inaspettato e non potevo mai immaginare che si sarebbe potuto arrivare a tanto. Il movente è difficile da inquadrare – ha aggiunto – perché mi reputo una figura poliedrica, impegnata su più fronti. Sono sacerdote ma sono impegnato anche con Libera e sono vicino a tante persone vittima del racket. E tutta questa serie di impegni non mi consente di capire in quale ambito possa essere maturata l’idea di incendiarmi l’automobile”. A don Vattiata sono giunte decine di telefonate di solidarietà da parte delle persone della parrocchia ed anche da esponenti istituzionali. “Stiamo vivendo – ha concluso il sacerdote – momenti di concitazione perché la gente è preoccupata ed ha paura”. Ma soprattutto a don Tonino non è mancato l’abbraccio del Popolo Verde, quello in maglietta color speranza che ieri sera si è stretto attorno a lui, in centinaia. Ma anche del Popolo della Rete che si è costituito in diversi comitati virtuali tra cui Adesso Basta, formato dalla combattiva Giovanna Fronte. Da tutta Italia oltre centomila attestati di solidarietà moltissimi da gente comune, in tantissimi anche da chi non conoscendolo direttamente, ma apprendendo della sua storia, ha voluto dire dal cuore: “Noi siamo con Te don Tonino”.