Roma, il Consiglio di Stato boccia le classi numerose

“Azione collettiva” contro la pubblica amministrazione, vinta dal Condacons. Il Consiglio di Stato, infatti, ha dato il via libera alla vertenza promossa dal Codancons sulle “classi in batteria”, ovvero “quelle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite di 25”. La class action può continuare – fanno sapere dalla associazione dei consumatori – perché le classi “pollaio” “rappresentano un pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico”. L’esposto era già stato accolto dal Tar del Lazio. “Il Tribunale amministrativo – continuano dal Codacons – aveva ordinato al Ministro Gelmini di emanare il Piano generale di edilizia scolastica, previsto dal decreto del marzo 2009, contenente norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola”. La decisione del Consiglio di Stato rigetta il ricorso presentato dal Ministero. Per il Consiglio di Stato non è solo necessario attuare “i nuovi limiti massimi di alunni per aula” previsti dalla legge, ma attuare interventi concreti su tutta l’edilizia scolastica “di cui costituisce solo un segmento l’individuazione delle istituzioni scolastiche cui estendere il meccanismo dei limiti massimi di alunni per classe”.  Mentre i giudici “bacchettano” il Ministro, proseguono dall’associazione dei consumatori, “la Gelmini continua ad effettuare tagli all’organico, con conseguenze dirette sul sovraffollamento delle aule e sul precariato”. In merito al lavoro precario, il Codacons annuncia per oggi una manifestazione nella Capitale – in piazza Mazzini e largo Spartaco -: dalle ore 11:00 alle ore 16:00, i rappresentanti e gli avvocati dell’associazione dei consumatori offrono assistenza legale, informazioni e modulistica sulle azioni e i ricorsi dei precari della scuola, dell’università, dei medici specializzati sottopagati e dei precari di tutti i settori.