Frédéric Lachkar in scena a Roma

Avevamo già intervistato il direttore del Teatro Francese a Roma promettendo di darvi notizie sullo spettacolo che lo stesso Frédéric Lachkar ha interpretato e diretto, ultima messa in scena lo scorso 10 giugno: Saint Germain des Prés – le Jazz et la Java. Il protagonista, Gabriel, cameriere in un Café del quartiere rivive in un sogno il periodo post bellico. Come in una magia. Chiede di rivedere la ragazza da lui amata in giovinezza ma al posto della fanciulla ecco apparire quattro 4 soldati americani (Stefano Indino, Pino Iodice, Matteo Di Francesco ed Andrea Colella), che si trasformano in una poliedrica jazz band non prima di aver scambiato con Gabriel delle simpatiche battute, caratterizzate da equivoci linguistici tra francese ed inglese. La performance è dotata di ritmo, brio, malinconie, ricordi e momenti filosofici tratti dal pensiero esistenzialista di Jean Paul Sartre che in quel periodo frequentava il quartiere così come musicisti e cantanti, con qualche loro romantico motivo ripreso o riproposto dall’autore. Gabriel non si risparmia, si dedica completamente al pubblico, tentando di dimostrare il suo versatile talento e ci riesce. Canta, balla, recita, imita con ironia alcuni dialetti italiani, commuove e fa riflettere quando è il momento. Durante l’intervista Frédéric, invitandoci, ci aveva detto che il teatro non ha una lingua, ma è universale; toni, espressioni, movenze ci avrebbero aiutato alla comprensione del testo sebbene fossimo digiuni di lingua francese e così è stato. L’uomo, affascinante, talvolta polemico con la mentalità italiana, sul palco ha subito un mutamento trasformandosi nel suo personaggio, talvolta goffo ma sempre efficace, con cui condivide l’amore e la passione per la propria terra d’origine. Se proprio dovessimo trovare un difetto, in alcune scene ci sarebbe piaciuta un pò più di luce!