Vibo Valentia, il sindaco D’Agostino sta affrontando e risolvendo le emergenze

Il sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino, in merito alle accuse di “inerzia” ed “immobilismo”, mosse in queste ultime settimane relativamente al “divieto di balneazione temporaneo nel tratto di mare antistante la costa del territorio comunale, compreso tra 300 mt dal Fosso S.Anna e Lido Marinella”, e al “divieto di utilizzo acqua per consumo alimentare ed umano”, intende rispondere e precisare quanto segue. “Per quanto concerne l’ordinanza n. 45, va innanzitutto detto che il problema, che ne ha determinato l’immediata emissione, è stato principalmente determinato dal cattivo funzionamento del Depuratore di Silica, per il quale il Nucleo Industriale si è attivato, su nostra espressa richiesta, al fine di risolvere il problema. Nello specifico, i tecnici hanno provveduto ad immettere nel collettore le acque che attualmente sono trattate solo con depurazione primaria,destinandole poi al depuratore di Porto Salvo. L’Arpacal, inoltre, già ad inizio lavori, ha effettuato ulteriori prelievi e controlli, dei quali attendiamo risultati, auspicando che gli stessi possano permettere la revoca dell’ordinanza attualmente in essere. Va precisato, infine, che i lavori di ampliamento del depuratore Silica, già in avanzata fase di esecuzione e iniziati solo grazie e dopo il mio insediamento, saranno completati entro settembre 2011. Per ciò che riguarda invece l’ordinanza sindacale n.41, anche nel caso specifico il Comune si è immediatamente attivato. A seguito di numerosi incontri, avvenuti nei giorni scorsi con la Sorical, la stessa si è impegnata a realizzare una conduttura di quasi 2 km che consenta di utilizzare, anche per le frazioni di Vibo Marina e Bivona, l’acqua proveniente dall’Alaco e soprattutto, di non utilizzare la sorgente di località “Galleria Longobardi” (di cui peraltro è stata definitivamente interrotta l’erogazione e chiusa la conduttura, azione confermata  dalla riduzione e dalla carenza idrica nelle stesse frazioni Vibo Marina e Bivona), risolvendo così definitivamente un problema che, è bene ricordare, per 17 anni ha costretto a mantenere in vigore un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua a fini alimentari. Ciò che intendo ribadire è che l’amministrazione comunale, avvalendosi del supporto degli uffici tecnici competenti e di moltissimi consiglieri comunali, non ha mai sottovalutato i problemi, ne è rimasta oziosamente a guardare, ed anzi credo che fin’ora ha fatto tutto il possibile per poterli affrontare e risolvere, attenuandone e limitandone i disagi”.