Roma, la Rai senza Santoro aumenta il canone

Il mancato introito pubblicitario del prime time del giovedì su Raidue, che con Santoro e Annozero ha garantito dal 2006 incassi a sei zeri, porterà con ogni probabilità la Rai a rivedere al rialzo il canone. Il direttore generale Rai Lorenza Lei, infatti, ha anche esternato tutte le sue preoccupazioni per le prospettive non rosee dell’azienda di viale Mazzini. E l’ex imprenditore televisivo milanese, vicinissimo al Premier, su questo è stato in grado di sbilanciarsi, promettendo un intervento del Governo.  Il dossier “canone” è sulla scrivania di Romani. E tra le ipotesi contempla anche la possibilità di agganciarne il pagamento alla bolletta elettrica, espediente ritenuto utile per combattere l’evasione, che sulla tv è ancora dilagante. Nella stagione televisiva che sta per concludersi, il programma di Santoro ha avuto una media di 5,8 milioni di spettatori, con uno share del 20,71, stando ai dati diffusi dallo staff di Annozero. Garantendo così a Raidue il successo in prima serata il giovedì: il 12 per cento in più rispetto alla media di rete. Non è un caso, d’altronde, se ieri a Piazza Affari i titoli de La7, la TiMedia, hanno subito un balzo del 17,56 per cento, dopo le indiscrezioni sul passaggio di Santoro alla controllata Telecom. Una crescita del valore delle azioni in Borsa stimato in 29 milioni di euro.