Pisa, la discarica della discordia e dei nababbi

Peccioli, poco meno di 5 mila abitanti, Comune a est della Valdera, è al centro di una polemica velenosa: da una parte amministratori imprenditori che vogliono potenziare la discarica dei miracoli, realizzata con le migliori tecnologie possibili; dall’altra comitati e ambientalisti che accusano gli amministratori di voler deturpare il paesaggio e di non aver pensato alla sicurezza del nuovo sito. Da più di vent’anni Peccioli non è solo un Comune-paesaggio, ma un paese ricchissimo e proiettato costantemente nel business. Ed è stata proprio la discarica a dare ricchezza e fama al “paesino” e successo (imprenditoriale) a uno dei suoi ex sindaci, Renzo Macelloni (ex Pci e poi Ds ed eretico del Pd), diventato un esempio da seguire, l’emblema del Buon Governo di un modo di governare intraprendendo e rischiando, pure. Adesso però le cose sembrano cambiare e la discarica situata nella frazione Legoli, progettazione all’avanguardia e continui miglioramenti, trema davanti alla protesta di comitati e ambientalisti. A prendere la parola anche il presidente del Wwf, Fulco Pratesi: “Le colline pisane sono uno dei luoghi più straordinari della Toscana. Ampliare la discarica potrebbe essere un grave errore. Anche perché non si risolve il problema dei rifiuti in questo modo, serve una cultura diversa e soprattutto una campagna per la raccolta differenziata e il compostaggio”. Il contestato progetto di ampliamento della discarica è stato presentato alla Provincia di Pisa il 9 marzo dalla Belvedere Spa, la società, tra pubblico e privato, pensata da Macelloni e che in questi 23 anni ha distribuito ricchezza e servizi al Comune. Progetto che, secondo le valutazioni di comitati e ambientalisti, sarebbe in palese contrasto con le normative e pericoloso per l’ambiente e i cittadini. “Non saranno quattro gatti che bloccheranno il progetto di ampliamento della discarica” ribatte deciso Renzo Macelloni, l’ex sindaco e promotore del progetto. “C’è una conferenza dei servizi il 15 giugno e solo dopo sarà possibile dare un giudizio sul progetto, altrimenti sono solo chiacchiere. Quello che viene detto da pochissime persone è privo di ogni fondamento. Abbiamo presentato studi di tecnici specializzati ed esperti di alto livello”. Secondo Macelloni, le “presunte contestazioni” sono soltanto “un’operazione furbesca e demagogica” che porta al niente. “Senza ampliamento parti della Toscana rischiano di diventare come Napoli. Noi abbiamo una discarica eccellente, vogliamo valorizzarla al meglio, le chiacchiere non ci interessano” conclude Macelloni.