Come prima, peggio di prima!

Nell’imminenza di ogni competizione elettorale, ci si è valsi della “satira” per far diventare consapevoli i cittadini dei gravi problemi che affliggono la nostra società. Come aveva teorizzato il filosofo napoletano Giambattista Vico (1668-1744), il nostro vissuto è fatto di “corsi e ricorsi storici”. L’uomo – cioè – è sempre uguale a se stesso, pur nel mutamento delle situazioni e dei comportamenti storici. Davanti ad una società incapace di rinnovarsi si delinea sempre più la drammatica prospettiva della “barbarie seconda”. Attraverso i secoli nulla è cambiato, sia a livello nazionale sia in quello locale. Se qualche cosa è stata risolta, altre grandi questioni sono peggiorate (come la situazione sanitaria, la disoccupazione giovanile, la burocrazia). Riportiamo integralmente pubblicato nel 1993 in occasione del 28 marzo, data di rinnovo del Consiglio comunale, dopo il lungo periodo di commissariamento, che torna di attualità. E’ naturale che alcune situazioni sono state – in tutto o in parte – risolte, ma il “sistema” non fa una grinza: spesso se cambiano i suonatori, la musica è sempre la stessa!

 

Passa il tempo e nulla cambia nella nostra cittadina: dappertutto è una rovina che descrivere non so. Professore, tocchi il Do!   Strade, vero colabrodo di veicoli intasate: sia d’inverno che d’estate il pericolo poi c’è. Professore, tocchi il Re!   Spazzatura a non finire popolata di bestiacce, pietre, fango, tante erbacce che fan male notte e dì. Professore, tocchi il Mi!   Ma balzelli ben salati poi ci tocca di pagare, nulla vale protestare, si rimane sempre là! Professore, tocchi il Fa!   Scarsa luce per le strade veramente ha San Martino: se permetti un momentino la protesta adesso fo’… Professore, tocchi il Sol!   Cari amici in alto loco, non dormite tanto sodo, forse è questo il giusto modo per un buon amministrar? Professore, tocchi il La!   Le stradelle comunali ostruite son di spine, è una storia senza fine per un popolo così. Professore, tocchi il Si!   Se t’ammali e in ospedale per sventura vai a finire, come un cane puoi guaire, questo no, poi no, poi no… Professore, tocchi il Do!   Chi ci segue avrà capito che abbiam voglia di scherzare, ma siam pronti a rimboccare pur le maniche perché… Professore, tocchi il Re!   Se spazziamo il davanzale e il cortile a noi vicino, il paese più carino si presenta lì per lì. Professore, tocchi il Mi!   Un lavoro regolare per i giovani ci vuole, solo fatti non parole chiede questa società. Professore, tocchi il Fa!   Per l’anziano cittadino che l’impegno ha prodigato, un riposo meritato senza indugio ormai ci vuol! Professore, tocchi il Sol!   Quanta vile ipocrisia ha la gente in malafede, che non sente che non vede dove sta la verità! Professore, tocchi il La!   Difendiamo il giusto e il vero dalle righe del giornale, abituarci non fa male a procedere così! Professore, tocchi il si!  

Domenico Caruso