Palermo, Maria Rosaria Salvo muore dopo un semplice intervento

Ancora malasanità in Sicilia questa volta nella clinica Demma, nota casa di cura di Palermo. Una donna è deceduta dopo essersi sottoposta ad un intervento ginecologico. La signora è morta dopo oltre un mese di complicazioni, sofferenze e tre operazioni. Sulla morte di Maria Rosaria Salvo, originaria di Castroreale ma residente a Milazzo, la Procura ha aperto un’inchiesta. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno sequestrato le cartelle cliniche della clinica di via Regina Margherita e dell’ospedale Civico, dove la donna è spirata venerdì mattina in seguito a uno shock settico. La donna, 46 anni, il 29 aprile è stata sottoposta ad un primo intervento per togliere un fibroma all’utero, alla clinica Demma. Sembrava che tutto fosse andato per il meglio. Dopo qualche giorno la paziente è stata dimessa ed è rientrata nel Messinese. Ma la sua convalescenza non si è conclusa bene. Ha avuto alcune complicazioni addominali e si è rivolta una seconda volta alla clinica dove era stata operata. Il 5 maggio viene sottoposta ad un altro intervento. E in quell’occasione sono proprio i medici della Demma a decidere per il trasferimento d’urgenza all’ospedale Civico: durante l’intervento, si sono accorti che la situazione era precipitata. Nel reparto di seconda rianimazione la donna, ancora cosciente, ha rifiutato un terzo intervento allo stomaco, ma poi i medici sono stati costretti ad intervenire in emergenza. Secondo una prima diagnosi dei medici dell’ospedale Civico, la situazione era ormai disperata per le complicanze di natura settica. Venerdì mattina, la paziente, ormai in coma per la setticemia, è morta. “La Commissione d’inchiesta sugli errori sanitari intende acquisire ogni dato utile a conoscere quanto accaduto alla donna di 46 anni, ricoverata per un intervento ginecologico in una casa di cura di Palermo e deceduta venerdì scorso a causa di una setticemia, dopo un mese di complicazioni, tre operazioni e sofferenze tremende”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Commissione, Leoluca Orlando.