Vogliamo e per solo cinque minuti alzarci dalla comoda poltrona, lasciare sul vassoio il caffè che la cameriera ci ha appena portato, poggiamo anche la sigaretta su portacenere e chiudiamo gli occhi. Abbiamo il coraggio di calarci in questo breve tempo, in quelle persone che scappando da una parte a l’altra del mondo, affamati e senza una meta in cerca solo di salvare la pelle, chi con le famiglia chi senza, e li troviamo che galleggiano morti annegati nelle acque del Mediterraneo. Non credo che dopo aver personificato, calandoci in quella situazione, possiamo avere ancora il coraggio di dire: “Buttateli a Mare” come gracchia Umberto Bossi, l’uomo che con tanta faccia tosta sta al Governo dell’Italia e come lui tanti altri. Cosa dice oggi il “Senatur” alla notizie che ancora 150 corpi umani sono stati condannati a morire annegati? Rimane solo preoccupato che la sua cagnetta è raffreddata, incazzato che e il veterinario non è ancora arrivato. Affidiamo al destino, al mare, la sorte di migliaia di persone badando solo alle cose più banali. Deplorevole espressione di chi sta al Governo, vergognosa per noi Italiani quel “buttateli a mare”.