Pentone, i bambini si prendono cura del paese

Non è una mattina come le altre. Oggi i bambini delle scuole primarie e medie “Alvaro”  non siedono tra i banchi. Stanno all’aperto. Su e giù per “le colle” che circondano il paese. Ad inaugurare le targhe del percorso attraversato dai pellegrini in occasione della Festa della Madonna di Termine. E ripulirlo da cartacce e bottiglie abbandonate da gente poco attenta all’ambiente. Chissà che non sentano il vocione del vento Matteo o il mormorio del collega Evaristo. Il paesaggio – forse forzando un po’ la mano – potrebbe rientrare in uno dei racconti del primo Buzzati. Ci sono i pini e le castagne, che soffrono di un male inquietante: sono infestate dai vermi cinesi. Ci sono le salite ripide che, affrontate in senso contrario, diventano discese a cui prestare attenzione. Ci sono le lucertole e i grilli. A quest’età, i bambini riescono a vedere e ascoltare. E imparare il rispetto. Della natura e dei beni comuni (le targhe in questo caso). L’auspicio è che tra qualche anno si ricordino delle attività di oggi e le proseguano con altri bambini. Lo formula Ilario Zappia, referente del progetto della scuola di Pentone, compresa nell’istituto n. 1 Taverna, diretto da Raffaella Vaccaro. Le targhe disposte indicano i nomi delle colline. Tra le altre, “Colla Chiana”, “Timpune Pizzutu” e “Cona ‘e speranza”. Lo slogan del giorno è ‘adottiamo la montagna’. Prendiamola a cuore, prendiamocene cura. Dei suoi elementi e delle sue tradizioni. Come le “Luminere”. Vitaliano Marino, presidente della Pro Loco, racconta le origini dei batuffoli di stoffa disposti lungo il percorso e accesi durante la Festa della Madonna di Termine. Il sindaco Raffaele Mirenzi chiude con i saluti. L’associazione e l’ente hanno patrocinato la giornata ecologica. Che corona il progetto “Coloriamo il nostro futuro_Ambiente e Legalità” curato, durante l’anno scolastico, da Maria Amelio, Lorenzo Azzarito e Teresa Trieste. Alla manifestazione sono state presenti anche le forze dell’ordine.

Rita Paonessa