Berlusconi affida pieni poteri al siciliano Alfano

Agelino Alfano, già da tempo indicato dallo stesso Cavaliere come suo possibile successore alla guida del Popolo della Libertà, è il nuovo uomo forte di Silvio Berlusconi. Il siciliano Ministro della Giustizia è stato indicato segretario unico del PdL. La decisione verrà formalizzata nel pomeriggio, nel corso dell’ufficio di presidenza convocato da Berlusconi. Il quale, a palazzo Grazioli, ha già incontrato in una pre riunione sia La Russa sia Verdini. Quella del segretario è una figura nuova per il PdL, che per la sua vocazione presidenzialista non aveva mai ritenuto di dover individuare un ruolo che potesse in qualche modo affiancarsi a quello del leader fondatore. Ora, invece, la nuova linea e il nuovo organigramma stanno per diventare realtà. La riorganizzazione del partito era diventata un tema non più rimandabile a causa dei malumori già emersi in diverse occasioni in alcune delle componenti del partito, in particolare la corrente che fa capo a Scajola, che avevano criticato la gestione del PdL da parte dei tre coordinatori, due ex Forza Italia e un ex An a rappresentare le due anime principali che hanno dato vita al nuovo soggetto politico. Ma questa rappresentanza a molti era sempre andata stretta. Alfano non manterrebbe il doppio incarico politico e istituzionale. Una volta nominato lascerebbe l’incarico di Ministro della Giustizia e subito dopo si porrà il problema della sua successione. Tra i nomi usciti da radio corridoio ci sono quelli di Maurizio Lupi e del capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, anche se poi quest’ultimo ha decisamente smentito: “Non ho nessuna intenzione di fare il Ministro, preferisco continuare con il lavoro in Parlamento”. Continueranno invece a lavorare anche nel governo La Russa e Bondi le cui dimisisoni da coordinatore restano a questo punto congelate.