Siracusa, al centro le indagini transnazionali

Tra le sfide che l’Unione Europea sarà chiamata ad affrontare, al suo interno con l’allargamento dei confini a est e all’esterno nelle relazioni con i paesi extraeuropei, c’è la creazione di nuovi strumenti giuridici atti a garantire la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo nelle indagini transnazionali in materia d’immigrazione, terrorismo e criminalità organizzata. Se ne parlerà dal 30 maggio al 1° giugno al Grand Hotel Minareto di Siracusa (Via del Faro Massolivieri, n. 26) nell’ambito del convegno internazionale su “Indagini transnazionali e tutela dei diritti fondamentali in materia penale”. Il convegno, dedicato alla memoria di due grandi giuristi scomparsi, Vittorio Grevi e Giovanni Tranchino, è organizzato dal Consorzio Universitario Megara Ibleo, dall’Università di Messina e dalla Fondazione Bonino Pulejo, con il patrocinio del Consiglio Superiore della Magistratura di Catania, dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa e dell’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) di Messina. Al simposio parteciperanno studiosi da tutto il mondo che si confronteranno sul progetto della costituzione di una Procura europea permanente per il riconoscimento delle decisioni giudiziali e la circolazione della prova nello spazio giudiziario comune e sul tema della comparazione tra la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e quella interamericana. I convegnisti, inoltre, faranno il punto sulla situazione nell’area esterna allo “spazio di libertà, sicurezza e giustizia” in materia di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. “Il progetto di ricerca, nel quale l’incontro s’instaura – ha affermato Stefano Ruggeri, ordinario di Procedura penale all’Università di Messina – mira a fornire una preziosa occasione di dialogo tra studiosi della materia e pratici per un’analisi approfondita e risposte concrete al futuro della cooperazione transfrontaliera in una prospettiva attenta al rispetto delle garanzie della persona in materia penale”. Per Sebastiano Caporale amministratore delegato del Consorzio Universitario Megara Ibleo, “La partecipazione di ben tredici Paesi, compreso l’Italia, e di ventidue università garantisce l’eccellenza del convegno che vuole trovare quella cooperazione giudiziaria per garantire ai cittadini la sicurezza e i diritti umani che purtroppo, spesso, vengono negati”.