Made in italy, in Umbria territorio è opportunità per sviluppo

“Il rapporto tra impresa e territorio spesso è stato vissuto più come un ostacolo alla crescita che come una opportunità. Soprattutto in Umbria, dove oggettivamente sono presenti elementi che condizionano lo sviluppo, quale l’insufficiente dotazione infrastrutturale. Ma è pur vero che, proprio in una terra come la nostra, questo rapporto con il territorio può tradursi in una straordinaria opportunità per le imprese”.  Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo saluto ai partecipanti al convegno organizzato dal “Comitato Leonardo” sul “Made in Italy nell’industria umbra, evoluzione e prospettive” che si è svolto nella sede della Spagnoli spa. Per meglio comprendere quanto legare sempre di più la scelta di localizzare imprese in territorio con caratteristiche quali quelle umbre possa rappresentare un “valore aggiunto”, la presidente ha voluto rendere noto il contenuto di un suo recente colloquio con l’amministratore delegato della “Cereplast”, Frederic Scheer, che ha deciso di scegliere proprio un piccolo centro della campagna umbra quale Cannara per realizzare non solo uno stabilimento produttivo, ma un centro di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie legate alla “chimica verde”. Alla domanda della presidente Marini circa il perché l’importante multinazionale francese avesse deciso di effettuare questa scelta di investire in Umbria – al di là degli incentivi pubblici –  l’amministratore delegato ha affermato che ha un importantissimo “valore aggiunto” perché dimostra come sia possibile e compatibile la produzione di “bioplastica” in un luogo simbolo dell’ambiente: la valle che guarda la collina di Assisi ed il Sacro Convento di San Francesco. Ciò, anche in termini di marketing, ha un enorme peso. “Questo episodio – ha affermato la presidente – rappresenta un po’ la sintesi della nostra idea di Umbria. Qui, e lo dimostrano molti degli imprenditori presenti oggi al convegno, sono nate, in passato come nel presente, straordinarie eccellenze che vanno dalle produzioni tipiche e tradizionali del territorio, come il vino e l’olio, ma anche alle filiere del cashmere, della meccanica di altissima precisione, all’alta moda, al cioccolato, all’industria aereonautica e aerospaziale”. Dunque, per la presidente Marini il territorio può rappresentare un fattore strategico di successo. Accanto a questo, però, occorre investire anche sul “capitale umano”, elemento di creatività indispensabile, ed anche sul “capitale sociale locale”, che è poi il concreto realizzarsi di un positivo sistema di relazione tra l’impresa ed il territorio. “In questa prospettiva – ha aggiunto la presidente – alla politica spetta il compito di rendere più facile la vita di chi vuole fare impresa, creando un ambiente favorevole alla libera iniziativa imprenditoriale. In questa direzione, come Regione abbiamo avviato un significativo lavoro di riforma e soprattutto semplificazione della pubblica amministrazione che è ora all’esame del Consiglio regionale e che presto sarà legge”. La presidente Marini ha concluso il suo intervento di saluto richiamando l’attenzione sulla necessità di adeguate politiche pubbliche che a livello nazionale, ed europeo soprattutto, siano in grado di tutelare il “made in Italy”: “È di fondamentale importanza una costante attenzione in sede europea, vincendo la resistenza, che sappiamo forte, di altri Paesi che non vogliono definire regole precise o, forse, più o meno direttamente anche contrastare il ‘made in Italy’ e la forza commerciale di qualità e stile delle produzioni italiane”.