Vibo Valentia, parole e musica antimafia

“Note di Legalità parole e musiche sul tema” è il titolo che ha ispirato la serata voluta ed organizzata dal Questore di Vibo Valentia e che ha visto l’auditorium del Valentianum centro propulsore di un momento veramente unico e singolare di condivisione con la popolazione e con le altre Istituzioni presenti sul territorio delle celebrazioni del 159° anniversario della fondazione della Polizia. Il neo questore di Vibo Valentia ,  Giuseppe Cucchiara, unitamente ai suoi validissimi collaboratori , ha voluto chela celebrazione fosse l’occasione per riflettere sul tema della legalità affidando alla musica il compito di stendere il filo conduttore della serata. D’altra parte, come ha sottolineato il Prefetto di Vibo Valentia, Maria Luisa Latella, musica e legalità hanno in comune il rispetto delle regole: è possibile ascoltare musica solo se si rispettano le regole delle stesse, se tutti gli strumenti sono accordati e se ognuno fa la sua parte, così un contesto sociale può essere considerato positivo se  vi è rispetto delle regole e compartecipazione di compiti e funzioni  la cui assenza determina quella nota stonata che è l’illegalità. Sono state quindi le note di Mozart, Vivaldi, Bach, Martorell, Salieri, Handel, Piazzolla e Verdi eseguite  dal  Nuovo Coro Polifonico della Provincia di Vibo  e dall’orchestra del Conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia  ad ispirare Lia Staropoli del movimento Adesso Ammazzateci TuttiI che a margine del suo intervento ha voluto consegnare al Questore la bandiera del movimento, la quale ha puntato il dito sulla necessità di stroncare qualunque manifestazione esteriore che possa conferire consenso sociale alla ‘ndrangheta poiché  di consenso essa si nutre. Così pure l’intervento di Santi Cutroneo che ha parlato a nome della Procura di Vibo Valentia sottolineando come sia importante riscoprire la etimologia delle parole per capirne a fondo il loro significato e quindi da lì ripartire per costruire:  così il termine latino ius , diritto esprime ordine, regola , legge avente lo scopo primordiale di legare , tenere stretta una comunità  e poter conseguire obiettivi comuni  tra cui la giustizia. Quindi se vogliamo essere comunità che persegue obiettivi di benessere e giustizia dobbiamo essere uniti nel rispetto del regole. Intervento incisivo è stato poi quello di Alessia Legato , studente dell’ultimo anno del Liceo Classico Morelli di Vibo rappresentante della consulta degli studenti nonché di Libera Vibo Valentia che ha esordito con la proclamazione del Discorso di Pericle Agli Ateniesi di Tacito nel quale ciascuno degli astanti non ha potuto non coglierne  l’attualità . Alessia ha poi richiamato il monito di Don Ciotti sottolineando come la legalità debba essere necessariamente accompagnata dal concetto di responsabilità , anzi di corresponsabilità. A conclusione degli interventi  il Presidente del Tribunale vibonese, Roberto Lucisano che ha esortato tutti ed in particolare la magistratura – quella vibonese era quasi tutta presente- ad essere particolarmente rigidi non solo con gli altri ma ancora prima con se stessi perché è necessario dare risposte a tutti i cittadini che si avvicinano alla magistratura, sia penale che civile, perché non vi sono casi importanti e casi superficiali, ma tutti meritano attenzione e sopratutto risposte. L’auditorium poi ha veramente vibrato  per effetto della pregevole esecuzione  del maestro Carmen Maccarini  che ha eseguito, unitamente all’orchestra Torrefranca , il concerto per fagotto e orchestra Kv191 di Mozart e del maestro Mario Stefano Pietrodarchi che ha eseguito Concerto per Bandoneon e orchestra di Piazzolla e Oblivon- Liber Tango sempre di Piazzolla. Ma il momento più coinvolgente è stato quello che poi ha chiuso l’incontro e che ha visto la totale partecipazione di tutti , Coro Polifonico, Orchestra e ospiti che insieme hanno intonato l’inno di Mameli. La serata è stata animata dalla bravissima Erminia Pietramala, in una cornice di esposizioni di uniformi storiche della Polizia di Stato , di una mostra di quadri realizzati da poliziotti della Questura di Vibo Valentia e con la degustazione di prodotti tipici calabresi offerta dall’Istituto Professionale  di Stato per i servizi alberghieri di Vibo Valentia. Chiaro ed inequivocabile il messaggio che il Questore ha voluto lanciare :  gli strumenti  ci sono, ci sono anche dei bravi  e validi “maestri” adesso  Vibo Valentia deve decidere se  eseguire  un bel pezzo  senza stonature.

Giovanna Fronte