Italia paese dei mammoni

Un recente rapporto Istat conferma la difficoltà dei giovani italiani a staccarsi dalla famiglia.  Ebbene si cari italiani, non stupitevi ma siamo uno dei paesi al mondo affetti dalla sindrome del mammone, a manco a dirlo sono proprio i nostri maschietti, e pensare che nella classifica dei migliori amanti maschi gli italiani sono al terzo posto. Altro che latin lover mediterraneo, il macho italiano è diventato il cocco di mamma. La recente ricerca condotta ha dimostrato che su 2.500 giovani italiani in età compresa tra i 25 e i 29 anni, più della metà (57,3%) vive ancora con i genitori. Non si tratta sempre di una necessità economica, né del ritorno a una famiglia di tipo patriarcale. Secondo i sociologi dell’Istituto invece è il risultato di una società permissiva e consumista che non riesce più a soddisfare le aspettative dei giovani per i quali la famiglia diventa un rifugio. Altri pensano che semplicemente si sia perso il valore della famiglia e delle tradizioni, ormai l’uomo italiano ha tutto ciò che vuole senza essere costretto a indossare uno smoking per il fatidico si, al contrario anche se una donna dice di non aver mai pensato al matrimonio, quando si avvicina ai trent’anni scatta l’istinto materno e la voglia di diventare mamma, confermando l’antica teoria secondo cui la donna matura molto prima dell’uomo ed è più predisposta alle responsabilità invece di un uomo che preferisce la spensieratezza e le gonne di mammà. Sono più gli uomini che le donne (67.4% contro 45.9%) i mammoni d’Italia. Un dato che riporta a un vecchio luogo comune :una donna che non si sposa è un acida “zitella” che al contrario del figlio maschio, rimane sul groppone di mammà, l’uomo è un buon acchiappone, di quelli che superati i 40 anni ancora nessuno ha incastrato, ma se si arriva a quell’età…e ancora nessuno se li è presi, evidentemente deve esserci un buon motivo: diffidate,perché’ sotto c’è’ la sola!! La necessità di avere una vita propria sembra non esistere. –  A casa faccio quello che voglio – ammette la maggioranza degli intervistati. Anche se la mamma italiana è abituata ad infilare il naso nella vita del proprio figliolo, il resoconto su come si passa il tempo, diventa un piacevole mistero, tanto basta che trova una donnina di facili costumi. Nella maggior parte dei casi è solo una scelta di comodo: vivendo da soli non si ci potrebbe permettere una casa grande come quella dei propri genitori. Non si vogliono affrontare le decisioni ne assumersi le responsabilità’ che la vita da single porta innanzi, e problemi non esistono visto che i genitori, specie le mamme sono a totale e completa disposizione dei figlioli maschi, per le figlie femmine diverso è il discorso, una madre si aspetta che la figlia cucini, lavi i piatti, aiuti in casa e accudisca i fratellini più piccoli, quindi per logica una donna è più pronta al matrimonio rispetto a un maschio dato che c’è’ chi la mattina rifà il letto, raccoglie i panni gettati alla rinfusa sul pavimento, li lava e li stira e per il pranzo, su ordinazione, prepara il piatto richiesto. Altro che grandi amatori, ormai sono tutti mammoni e poveretta quell’anima pia che imbatte un mammone, qualunque cosa farà dovrà sempre sentirsi dire – Mia mamma lo faceva meglio – . Armatevi di coraggio ragazze e mi raccomando se siete così fortunate da trovare uno, abbastanza uomo, che vi sposi non ve lo lasciate scappare e se dalla vostra unione nascerà un bel bambino, fate di lui ciò che volete tranne che un mammone!

Federica Orsida