Contro la privatizzazione dell’acqua

Libera Vibo Valentia in collaborazione con l’associazione Susu e Jusu ed il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica, promuove  la campagna contro la privatizzazione dell’acqua. L’iniziativa comprende anche la proiezione di un film di Leslie Franke e Herdolor Lorenz dal titolo Water Makes Money, il film è frutto di una coproduzione della Kern Film pre finanziata da numerosi donatori mentre la versione italiana è a cura di Attac Italia. Il film sarà proiettato sabato 21 alle ore 20:00 presso il Sistema bibliotecario Vibonese. L’ingresso è libero. Il film è una documentazione sul  modus operandi delle multinazionali dell’acqua e sulla resistenza contro di loro. Esso mostra come funzionano le “macchine per far soldi” delle imprese dell’acqua soprattutto in Francia e in molte città tedesche. Ma il film lancia anche un monito di speranza poiché mostra che cosa i comuni hanno imparato dalla strapotenza di Veolia e consorti e cioè che l’acqua in mano i cittadini e possibile e necessaria. Inoltre il film punta il dito contro l’uso posto in essere dai potentati economico finanziari i quali non rivendicano più le privatizzazioni ma le mascherano dietro nuovi concetti commerciali come “liberalizzazioni” o “partenariato pubblico privato”. Essi dicono che faranno investimenti per le infrastrutture, ma i dati mostrano il contrario. A tale proposito applaudiamo all’iniziativa posta in essere dal comune di Bari  il quale, tramite il suo sindaco Emiliano, nell’ambito di una conferenza stampa ha deciso pubblicamente di aderire ai referendum. In quell’occasione il primo cittadino del capoluogo pugliese ha sostenuto che “in Italia è in atto un attentato alla Costituzione”, motivo per cui ha assicurato l’adesione e il coinvolgimento diretto dell’amministrazione comunale. Egli ha aggiunto, inoltre, che “tutti i servizi indispensabili per i cittadini (energia, mobilità, acqua) devono essere pubblici e gratuiti, con una soglia minima garantita per tutti, senza distinzione. Ovviamente con una progressività di tariffa a seconda del reddito”. Il comune di Bari inoltre, accogliendo la proposta del comitato referendario pugliese, ha esposto sui balconi del palazzo di città la bandiera referendaria e lo striscione del comitato pugliese “acqua bene comune”. Auspichiamo che tale iniziativa venga seguita anche dai comuni della provincia vibonese.

Fronte Giovanna