Cagliari, alla corte dei finiani

Deciderà il ballottaggio il nuovo sindaco di Cagliari, città tradizionalmente in mano al centrodestra. Questa volta, infatti, il candidato della coalizione non ha sfondato: Massimo Fantola, esponente dei Riformatori sardi, è appena sopra di un punto sullo sfidante del centrosinistra, il giovane candidato di Sel Massimo Zedda. Un risultato che, alla fine, premia il centrosinistra, nonostante il peso nettamente inferiore delle liste: otto rispetto alle undici dello schieramento avversario. Dai dati quasi acquisiti emerge poi un dato eclatante sul voto disgiunto, che va a vantaggio di Fantola. La coalizione di centrosinistra, infatti, raccoglie complessivamente il 37,45%, mentre quella del centrodestra fa un balzo che la proietta al 54,09%. Considerate le percentuali conquistate dai due candidati, appare chiaro che molti elettori del centrodestra non hanno votato Fantola ma i loro partiti di riferimento: i più votati, oltre ai Riformatori (8,91%), sono il PdL con il 16,69% e l’Udc con l’8,26. Nello schieramento opposto prevale invece il Pd con il 18,3%, seguito dal Sel (6,56), Rifondazione comunista (3,67%) e Idv (2,89%). Il dato sin qui acquisito fa dire ad alcuni esponenti del PdL, a cominciare dal capogruppo in Consiglio regionale Mario Diana, che è bene ripensare alle alleanze. A pesare sul risultato di Fantola è infatti la corsa solitaria di FLI, con il candidato sindaco Ignazio Artizzu. Il PdL aveva posto un veto molto netto all’ingresso dei finiani nella coalizione di centrodestra. Ma ora, con questa dote del 4%, l’aspirante sindaco dei Riformatori avrebbe potuto attestarsi sul 50%. Determinante sarà l’orientamento di FLI nel ballottaggio del 29 e 30 maggio prossimi. Alcuni esponenti di spicco del partito hanno già detto che non voteranno per Fantola, ma è presto per dare certezze. Altro ago della bilancia potrebbe essere la candidata sindaco del Polo indipendentista, Claudia Zuncheddu.