Vent’anni senza Ivan Graziani colmato con “Rock e ballate per quattro stagioni”

Roma. Vent’anni senza Ivan Graziani sono tanti e in occasione di questa ricorrenza dalla prematura scomparsa della chitarra rock per eccellenza della musica d’autore, è uscito il triplo cofanetto dal titolo “Rock e ballate per quattro stagioni” per i tanti appassionati di musica e del cantautore. 46 canzoni in 3 dischi celebrativi di un progetto davvero unico nella discografia dell’artista, a cui ha collaborato la signora Anna Bischi Graziani: due cd raccolgono gran parte del meglio del repertorio dell’artista; il terzo contiene “Per sempre Ivan”, nella sua grafica e contenuto originali, il disco postumo prodotto e realizzato da Renato Zero, a cui hanno collaborato (e, in alcuni casi, duettato con Ivan) anche Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Umberto Tozzi, Filippo Graziani e Alex Baroni. Undici tracce scritte da Ivan, tra cui la struggente “Vita”, riletta a posteriori (“Vita, e che non si dica che io non ti ho vissuta mai vita”), i duetti con Biagio Antonacci (“Porto Canale”), Alex Baroni con Umberto Tozzi (“È stato un viaggio”) e Renato Zero con Antonello Venditti (“Foto di gruppo”): l’omaggio sincero e sentito di un gruppo di amici a chi è andato via troppo presto. Un progetto discografico da collezione, quindi, che, oltre a tutti i successi più conosciuti, contiene molte altre curiosità: brani mai pubblicati in alcuna raccolta precedente, come “Ugo l’Italiano” e l’introvabile “Canzone senza inganni”, scritta e interpretata con Ron e Goran Kuzminac; “Il tamburino”, l’unica ‘cover’ nel repertorio di Ivan, ossia “The little drummer boy” (dei “Trapp Family Singers”, più conosciuta nella versione di Bing Crosby e David Bowie). All’interno alcuni disegni originali di Ivan, un pensiero di Tonino Guerra e la presentazione scritta dal giornalista John Vignola; “il titolo del progetto non solo parafrasa una canzone di Ivan ma delinea anche i tratti caratteristici delle sua musica, sempre più icona e mentore inconsapevole per le generazioni successive di artisti, che hanno attinto ispirazione e contenuti dal suo repertorio di ballate e rock (solo pochi anni fa, ad esempio, fu pubblicato un interessante tributo al cantautore dalle nuove leve di cantautori e band, che interpretarono Ivan alla loro maniera)”, afferma Daniele Mignardi, che ha curato il progetto discografico. Questa la tracklist completa di “Rock e ballate per quattro stagioni”: cd1 con “Agnese”, “Ugo l’Italiano”, “Ballata per 4 stagioni”, “Dada”, “Firenze (canzone triste)”, “Il chitarrista”, “Lugano addio”, “Monna Lisa”, “Signora bionda dei ciliegi”, “Taglia la testa al gallo”, “Il tamburino”, “Angelina”, “Canzone senza inganni”, “Cleo”, “Doctor Jekyll and Mr Hyde”, “Pasqua, Fuoco sulla collina”; cd2 con “Pigro”, “Olanda”, “Limiti (affari d’amore)”, “Navi”, “Paolina”, “Ho paura dei temporali”, “Trench”, “Signorina”, “Tutto questo cosa c’entra con il r&r”, “Scappo di casa”, “Minù Minù”, “Motocross”, “E’ così bella”, “Palla di gomma”, “Fame”, “Fango”, “La mia isola”, “I lupi”; cd3 “Per sempre Ivan” con “Vita”, “Lascia stare il mio gatto”, “Believe in the morning”, “Non è un delitto”, “Porto Canale”, “E’ stato un viaggio”, “Mary bucchero”, “Oh! Lo sai”, “Cuore d’oro”, “Un’ora”, “Foto di gruppo”. Il cofanetto é anche in edicola in un’edizione con due dischi e con una diversa copertina, dal titolo “Per Sempre Ivan deluxe edition”: il primo cd contenente, appunto, l’album postumo, e il secondo, dal titolo “Best of”, con 18 successi. Fumettista, scultore, scrittore, chitarrista e cantautore, Ivan ha rappresentato l’anomalia nella musica italiana per la sua spiccata propensione a non essere catalogabile, capace di lucide invettive contro alcuni vizi e vezzi del costume sociale dilagante e di emozionanti piani sequenza sulla vita della provincia italiana, che ha saputo raccontare come pochi altri. La sua è stata la chitarra rock per eccellenza della musica d’autore, le sue distorsioni e svisate su testi mai banali, anzi colti e immediati, visionari in parte ma sempre ispirati dalle piccole storie di dettagli di vita, di personaggi raccontati con la cura del narratore e vissuti ancora prima nella sua memoria fantastica. I protagonisti delle sue canzoni sono spesso declinati con nomi di donne e città, un’altra delle sue caratteristiche, e Ivan ne coglie particolari ed emozioni ancestrali, che appartengono a molti, anzi, di più, alla memoria collettiva di questo Paese. La sua è stata una storia di artista a tutto tondo, con “mamma chitarra” a tracolla, segnata da disegni, fumetti, opere, ed un repertorio di canzoni entrate nell’immaginario di più generazioni che continuano a riscoprirlo.