TAV: il Comune di Torino, uscendo dall’Osservatorio, abbandona le imprese e il territorio

“Ci aspettiamo dalle istituzioni un atteggiamento costruttivo e non ideologico” – afferma Corrado Alberto, presidente API, Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia.

Corrado Alberto - Presidente API Torino

Corrado Alberto – Presidente API Torino

La decisione del Comune di Torino di lasciare il tavolo dell’Osservatorio sulla Tav non è accettabile e danneggia il sistema economico e tutto il territorio. Andarsene e non partecipare alla discussione su un’opera come la Torino-Lione è un atteggiamento non all’altezza di una grande amministrazione come quella torinese”.

È in questo modo che Corrado Alberto, Presidente di API Torino, commenta l’annuncio di Torino di abbandonare i lavori dell’Osservatorio sulla linea ferroviaria fra l’Italia e la Francia.

“Al di là delle convinzioni e delle ideologie di ogni gruppo politico – dice ancora Alberto -, il principale Comune del territorio interessato ad un’opera di questo genere non può perdere l’occasione di discutere e confrontarsi con chi sta realizzando l’opera, mancando così anche la possibilità di conoscerne i dettagli e di correggerne gli eventuali errori. E’ un danno per la popolazione e per il sistema produttivo, le PMI in particolare”.

Le piccole e medie imprese – aggiunge il Presidente di API -, si aspettano Istituzioni capaci di incidere sullo sviluppo del territorio e sugli strumenti per realizzarlo, non amministrazioni che non sono in grado di assumersi la responsabilità di governare opere indubbiamente complesse ma ormai irreversibili. In questo modo, Torino si colloca ideologicamente fuori dall’Europa. Le PMI non possono accettare una situazione di questo genere”.

“Ci auguriamo – conclude Alberto -, che si possano ancora trovare i modi e i percorsi per ricostruire una vere rete fra il sistema della produzione, il lavoro e tutte le istituzioni che sia funzionale allo sviluppo e non a prese di posizione di parte”.