Successo al convegno sugli illeciti finanziari/bancari e ruolo di Banca d’Italia”

Grande successo di pubblico sabato scorso al convegno formativo “Illeciti finanziari/bancari e ruolo di Banca d’Italia” svoltosi all’Hotel Holiday Inn di Cagliari. L’evento, al quale ha partecipato un pubblico numeroso di oltre 200 persone, riservato agli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti con il riconoscimento dei relativi crediti formativi ha visto l’intervento del presidente degli Avvocati, Rita Dedola, dei Commercialisti, Marco Ferri, della Sdl Centrostudi, l’ex magistrato Piero Calabrò, e l’avvocato Biagio Riccio. Fondazione SDL ha esaminato oltre 46.000 conti correnti in capo a 14 mila imprese, per un complesso di 125 mila addetti: si scopre che il 99% dei conti correnti presenta anomalie, il 71% tassi di interesse superiori alla soglia di usura, e che ogni 100 euro un’alta percentuale non era dovuta. In molti casi si tratta di anatocismo, ovvero l’applicazione di interessi sugli interessi maturati, che fanno crescere il debito verso la banca. E i clienti non se accorgono. Come ha già affermato il Senatore Enrico Bueni in un intervento precedente della Fondazione: “Le Banche che sbagliano devono essere punite“ Fondazione SDL sta portando avanti da anni una battaglia per difendere i diritti di imprenditori e correntisti. L’ultimo disegno di legge presentato al Senato della Repubblica riguarda infatti proprio il tema relativo alle “Erronee segnalazioni alla centrale rischi” da parte delle banche: un flagello per centinaia di migliaia di italiani. C’è dunque sempre più la necessità di una riforma legislativa “sulla determinazione da parte della Banca d’Italia della cosiddetta soglia d’usura”, una legge che modifichi il tasso soglia e fermi la discrezionalità delle banche nell’applicazione di oneri e interessi che sempre di più determinano l’applicazione di tassi usurai nei rapporti con i clienti, in special modo con le imprese. Una riforma legislativa sulla determinazione della soglia d’usura da parte della Banca d’Italia, ovvero sul tetto massimo di applicazione degli interessi da parte delle banche sul credito concesso.