Riassetto delle gomme Pirelli entra China National Chemical Corporation

L’azienda guidata da Marco Tronchetti Provera si appresta al cambio della catena di controllo per fare posto ai cinesi di China National Chemical Corporation, che peseranno molto più di quanto non faccia attualmente la russa Rosneft nell’indirizzo della società.

Camfin, che pure non ha fatto riferimento ai cinesi, ha confermato che sono in corso trattative con un partner industriale internazionale per un’operazione relativa alla partecipazione detenuta da Camfin in Pirelli, “finalizzata a garantire stabilità, autonomia e continuità nel percorso di crescita nel tempo del Gruppo Pirelli che manterrebbe il quartier generale in Italia”. Nel fine settimana sono previsti i consigli di amministrazione delle varie scatole di controllo della catena per dar vita all’operazione che verrà spiegata prima della ripartenza dei mercati.

La nota di Camfin spiega come “l’operazione, i cui elementi sono ancora in corso di negoziazione, comporterebbe il trasferimento dell’intera partecipazione detenuta da Camfin ad un prezzo di euro 15 per azione a una società italiana di nuova costituzione, controllata dal partner industriale internazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin in detta società”. La soglia di 15 euro è quella che il titolo ha avvicinato negli ultimi giorni di rialzi, alimentati dall’attesa per questa operazione. Il trasferimento della partecipazione resterebbe subordinato all’autorizzazione Antitrust e alle altre condizioni tipiche di questo tipo di operazioni. Camfin controlla Pirelli con il 26,2% del capitale, che a queste condizioni varrebbe circa 1,9 miliardi di euro. A sua volta, la scatola è posseduta pariteticamente da un fondo riconducibile al colosso dell’energy Rosneft, che sta scontando tutte le difficoltà della Russia legate a sanzioni e guerra Ucraina, e dall’altra parte da una cordata di italiani che mette in fila Tronchetti Provera, Sigieri Diaz, i Rovati, Unicredit e Intesa Sanpaolo. Il progetto prevede che una newco italiana prenda il 26,2% di Pirelli ora nelle mani di Camfin. Questa nuova società dovrebbe essere partecipata dai cinesi e dagli attuali investitori di Camfin, che re-impiegherebbero parte dei soldi incassati consegnando i titoli alla nuova società. Al valore di 15 euro, per Rosneft sarebbe una buona soluzione. Una volta perfezionatosi tale trasferimento, il disegno prevede il lancio di un’offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle azioni di Pirelli, con l’esito di portare via la Bicocca da Piazza Affari. La holding ha confermato con una seconda nota che questa operazione (l’Offerta totalitaria sul mercato) avverrebbe a 15 euro, stesso prezzo del trasferimento delle azioni Pirelli alla newco. Un passaggio di cui Pirelli ha parlato a sua volta in una nota, nella quale ha detto di non aver ricevuto “fino ad oggi alcuna comunicazione formale circa il lancio di offerte pubbliche d’acquisto”. In ogni caso, per condurre in porto l’operazione, alla newco servono oltre 7 miliardi, a testimonianza di quanto l’iniezione di capitale e disponibilità liquida da parte del nuovo socio cinese debba essere importante. Quest’ultimo sarebbe con ogni probabilità in maggioranza nella newco.

Partirebbe poi l’operazione di scorporo della divisione Truck, quella legata agli pneumatici per i camion, che potrebbe finire in mano a un altro grande gruppo cinese e lasciare la Bicocca concentrata sul segmento degli pneumatici di alta gamma per le auto.