Pisa punta sul turismo congressuale

Pisa turistiSono in visita in città 14 grandi operatori di turismo congressuale e d’affari. Si tratta di professionisti che gestiscono eventi fino a 1000 partecipantie che provengono dagli Stati Uniti (6), Russia (2), Georgia (2), Ucraina, Kazakhstan, Gran Bretagna e Austria. Tra le aziende rappresentate la Sanofi Pasteur e la Peugeot Citroen, alla ricerca di location adeguate per i loro eventi futuri. L’iniziativa è organizzata da Pisa Convention Bureau, l’ente no profit che promuove la destinazione in ambito di turismo di affari.  «Siamo molto soddisfatti delle risposte delle istituzioni locali ai nostri solleciti» commenta il vicepresidente del Convention Bureau Antonio Campanale

Il cosiddetto turismo business rappresenta circa il 24% del totale del fatturato del turismo in generale e si prevede un trend di crescita costante del 3.3%. Si tratta di un turismo con unforte indotto sull’economia locale e sull’occupazione: il soggiorno medio è di 3 giorni contro i 2 del turismo di piacere, ha bisogno di servizi di qualità ed inoltre è destagionalizzato. Pisa, con le sue tre università, il grande ospedale e i suoi grandi servizi, è già una destinazione importante e potrebbe ancora crescere.

Dopo la visita obbligata in Piazza dei Miracoli, sabato gli ospiti hanno seguito una caccia al tesoro per le vie del centro storico per poi visitare i musei sui lungarni e Palazzo Gambacorti. Domenica tappa a Calci con la visita della Certosa e di Villa Scorzi e a seguire Viareggio, immersi nella magia del Carnevale. Lunedì seminario presso il Bastione Sangallo, fiore all’occhiello dei recuperi Piuss, visita alla Stazione Leopolda e infine il programma termina in bellezza ai Bagni di Pisa a San Giuliano Terme. Gli ospiti pernottano all’Hotel Galilei, tra i fondatori di Pisa Convention Bureau. Il programma di visita ha «l’obiettivo di promuovere le aree vaste regionali –  spiega la presidente Laura Balbarini – Il ponte tra la costa e la città d’arte risulta essere vincente per il turismo business».