Cantieri di Pisa, la Union Strong Marine non compra più

Ancora una volta si ricomincia da capo. L’offerta d’acquisto della Union Strong Marine, il gruppo franco-cinese interessato a rilevare lo storico marchio dei Cantieri di Pisa, non c’è più, scaduta il 31 ottobre scorso. E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa convocata dal Cgil e Rsu per rilanciare la mobilitazione dei lavoratori dello stabilimento lungo il Canale dei Navicelli, che, nonostante abbia spento i motori da tempo, continua ad essere considerato una delle più importanti aziende della nautica “made in Italy”. Maestranze che sono in assemblea permanente da oltre tre anni (“In termini di durata la più lunga della Toscana” ha sottolineato il segretario della Cgil Gianfranco Francese), presidiando lo stabilimento 24 ore su 24, e che da gennaio scorso non percepiscono cassa integrazione perché la domanda di cig straordinaria attende ancora la documentazione del liquidatore Galantini, necessaria per ottenere una risposta positiva da parte del Ministero del Lavoro. Contro cui hanno puntato l’indice Cgil ed Rsu, accusandolo «di non fare gli interessi dei creditori e dei lavoratori , ma anche – ha spiegato Francese – di mancare di rispetto alle istituzioni, cercando sempre di sottrarsi al confronto e soprattutto di provare a dividere il fronte sindacale dato che ha incontrato separatamente altri lavoratori dei cantieri, nella seconda metà di ottobre, il cui esito, ovviamente, è stato prontamente riferito ai colleghi». Proprio nel corso di uno di questi incontri, fra l’altro, Galantini avrebbe riferito l’intenzione di pagare a Balducci i 6 milioni di euro dovuti (più gli interessi) e, quindi, di rientrare in possesso del marchio dei “Cantieri di Pisa”, fatto pignorare dalla famiglia proprietaria dello storico cantiere nautico viareggino a tutela del proprio credito, cosa che sarebbe avvenuta il 3 novembre scorso. Non è mancata, però, qualche critica anche nei confronti delle «istituzioni locali che, evidentemente – ha sottolineato Francese – hanno sottovalutato la gravità di ciò che stava accadendo, a cui ci rivolgiamo per chiedere di stare ancora più vicini e sostenere le rivendicazioni dei lavoratori». Fra tanti interrogativi due certezze: «I lavoratori sono più uniti che mani e non mollano, come dimostra anche l’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’assemblea convocata appositamente ieri mattina» e rimane assolutamente in piedi «il progetto della cooperativa dei lavoratori in grado di dare continuità produttiva allo stabilimento grazie anche con partner industriali disponibili ad investire sui Cantieri di Pisa». Al riguardo nei mesi scorsi si era fatto avanti il gruppo romano della Mv Yatching, il cui amministratore delegato è Vincenzo Moccia, noto nel mondo della nautica per essere stato uno dei manager di punta del Gruppo Camuzzi.